ASCOLTA LE INTERCETTAZIONI. Vittime o corruttori. Ad ascoltare le intercettazioni che la Dia ha diffuso nell’ambito dell’operazine Tekno che ha portato alla luce un giro di tangenti all’interno del Consorzio Autostradale Siciliano il dubbio viene. Gli imprenditori milazzesi Francesco Duca e Rossella Venuto sono stati registrati mentre parlano delle tangenti che avrebbero versato al dirigente del Cas, Letterio Frisone, e della difficioltà nel fare fronte a questi pagamenti visto che, a quanto pare, il sistema per lavorare era quello. C’è un capitolo dell’ordinanza di custodia dal titolo emblematico: “Le indebite pressioni esercitate su Duca Francesco e Venuto Rosella da parte di Frisone Letterio”.

L’indagine ha certificato le richieste di denaro che Frisone ha fatto alla Venuto e a Duca, in un caso addirittura “convocandolo” negli uffici del Cas di contrada Scoppo in piena estate, agosto del 2013. Duca a bordo della sua auto commenta così con la compagna Rosella Venuto, dicendo alla donna una frase inequivocabile: (Duca: Sono sempre assetati di soldi). Venuto si sfoga: «l’architetto si è allippato sai quanto fino a oggi, cento e passa mila euro), oltre al corrispettivo dei lavori svolti da tale N.G. a vantaggio del Frisone, ed anticipati dalla Venuto (Io devo pagare anche a N.G., da lui ha fatto il lavoro, non è che l’ha fatto in un altro posto). «Venuto – si legge nell’ordinanza – appariva estremamente contrariata, tanto da sottolineare come tali esose pretese di denaro da parte del Frisone fossero inammissibili (non si fanno queste cose), rimproverando il compagno di non essersi fermamente opposto a tale ennesima richiesta (… non parli… gli dici… architetto io non è che posso), considerate le difficoltà economiche lamentate dallo stesso Duca (sà che sono senza una lira e faccio i buchi con la testa)». ECCO IL VIDEO CON LE INTERCETTAZIONI: