Botta e risposta tra l’Adasc, l’associazione ambientalista presieduta da Peppe Maimone, e l’istituto d’arte “Renato Guttuso” guidato dalla dirigente scolastica Delfina Guidaldi. L’Adasc, dopo alcune iniziative che hanno visto una inedita collaborazione tra la scuola di via Gramsci e la Raffineria di Milazzo (dagli stage aziendali all’inaugurazione di una pensilina di fronte all’istituto) ha scritto una lettera nella quale contesta il “cambio di rotta” della preside che circa dieci anni fa scese in piazza assieme ai suoi alunni stanchi di esserte ammorbati dai fumi della vicina industria. Gli attacchi furono molto duri. Quasi quotidianamente, infatti, interveniva il 118 per soccorrere alunni e docenti colpiti da malesseri. Di acqua sotto i ponti ne è trascorsa. Ed ecco che l’Adasc chiede risposte alla dirigente Delfna Guidaldi: «Cosa è cambiato da allora? – si domanda Maimone – Forse la Raffineria di Milazzo non inquina più? Emana profumo di gelsomini o di rose? Si è dimenticata che alcuni suoi alunni sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie per odori molesti?». «Auspico – conclude – che lei riveda la posizione assunta con la Società Raffineria di Milazzo per ridare fiducia oltre all’intera Associazione, ma anche ai tanti giovani che frequentano e che hanno frequentato il suo istituto». Oggi arriva la risposta della scuola.

La dirigente Delfina Guidaldi con il direttore della Ram Gaetano De Santis

«E’ vero che il nostro Istituto, vittima per la sua stessa posizione, molti anni fa si è dichiaratamente schierato contro il potere inquinante della Raffineria – scrivono Guidaldi e lo staff di dirigenza in una nota –  ma da allora molti passi avanti si sono realizzati, a partire dall’installazione delle centraline per il controllo dell’inquinamento, al piano di risanamento, messo in atto da chi di competenza all’interno della Raffineria. Possiamo far poesia e sognare piantagioni di gelsomini e rose, fate buone, lavoro per tutti… ma forse la cosa più importante è capire che il territorio non deve essere fatto di controparti ma si deve cercare insieme di trovare soluzioni ai problemi comuni che, purtroppo, ci attanagliano tutti». «La Raffineria è una realtà nel territorio di Milazzo – continuano – è una fonte di lavoro, è una risorsa, ben lo sanno tutti i cittadini che, allorquando i nostri studenti scrivevano articoli o partecipavano a trasmissioni di denuncia di portata nazionale come “Mi manda Rai 3” , non hanno partecipato ad alcuna iniziativa, al punto che siamo stati accusati noi di esserci inventati tutto. Quelle lotte hanno alla lunga prodotto dei risultati. Se la Raffineria festeggia i due anni senza incidenti e ci chiama ad esporre lavori artistici, se realizza un marciapiede che aiuta i cittadini a muoversi a piedi in una strada di grande traffico come la via Gramsci, se ci propone un concorso per la progettazione e la realizzazione di una pensilina, a proprie spese, valorizzando la professionalità degli studenti ed introducendoli nel mondo del lavoro, se ci offre di accogliere gratuitamente stagisti presso la propria cucina, permettendo loro di acquisire esperienza e di arricchire un curriculum al fine lavorativo, non riteniamo di avere tradito nessuno ma solo di avere offerto delle opportunità ai giovani, opportunità che altre aziende non ci hanno dato. Infine, in merito alla mancata partecipazione al corteo ADASC nello scorso anno scolastico, riteniamo veramente strumentale il tirar fuori quest’argomento, infatti, in tale occasione, abbiamo spiegato prima del corteo stesso le motivazioni per cui la partecipazione sarebbe stata scarsa, assenza di studenti perchè in viaggio di istruzione e programmazione precedente, nelle stesse date, di altre attività, e, quindi, non è stata una sorpresa ma un fatto già previsto. Concludendo, ancora una volta sottolineiamo una forte delusione nel percepire come la nostra attività, sempre alla luce del sole e sempre a favore degli studenti e delle loro famiglie, portata avanti senza risparmiare tempo ed energie, venga considerata opportunistica se non addirittura complice di un presunto danno ambientale. Al contrario è un nostro preciso obiettivo perseguire il bene comune, la crescita prima di tutto umana e poi culturale dei giovani, il rispetto dell’altrui persona e dell’ambiente, del patrimonio naturalistico ed artistico; siamo sempre disponibili a collaborare con qualsiasi istituzione che persegua gli stessi obiettivi, preferendo, comunque, il dialogo alla lotta preconcetta ed ottusa».

ECCO LA LETTERA INTEGRALE DELL’ADASC A FIRMA DI PEPPE MAIMONE

Gent.ma Prof.ssa Delfina Guidaldi, in data 12.09.2013 Le ho inoltrato una nota tramite email, ma a tutt’oggi non ho ricevuto nessuna risposta. L’Associazione che mi onoro di rappresentare ha sempre ritenuto l’Istituto da Lei diretto l’Istituzione Scolastica più ecosostenibile presente sul territorio dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale Milazzo – Valle del Mela. Ho ancora presente quando ho avuto l’onore ed il piacere di incontrarLa e abbiamo trattato le varie problematiche ambientali che attanagliano il nostro bellissimo territorio. Dai continui odori molesti che investono anche l’Istituto d’Arte, alla mancata attuazione di una “politica verde”. Purtroppo, sto notando che anche l’istituto da Lei diretto ha stretto rapporti con la Raffineria di Milazzo, industria che quotidianamente crea impatto ambientale e sanitario.

Che tipi di rapporti? E’ stata stipulata una convenzione? L’industria contribuisce al miglioramento dell’Istituto da Lei diretto attraverso acquisto di beni e servizi? Ho notato la bassa partecipazione dei Suoi studenti all’ultimo Corteo per la Difesa della Salute e la Salvaguardia dell’Ambiente (mentre gli anni precedenti centinaia di studenti hanno aderito con t-shirt, striscioni, maschere ecc.) , l’impossibilità di incontrarla personalmente, la partecipazione dell’Istituto d’Arte ai “festeggiamenti della RAM” presso il Castello di Milazzo, la convenzione per stage formativi ed in ultimo la realizzazione di una pensilina. Sul territorio insistono diverse aziende vicine alle esigenze delle varie realtà, le ha contattate per chiedere l’eventuale realizzazione a loro carico? Oppure ha contattato solo la Raffineria di Milazzo? Questi sono interrogativi che il direttivo, durante l’ultima seduta si è posto. Tutto questo mi sembra impossibile ricordandomi il nostro colloquio cordiale e condiviso. Cosa è cambiato? Forse la Raffineria di Milazzo non inquina più? Non crea più impatto ambientale e sanitario? Emana profumo di gelsomini o di rose? Si è dimenticata che alcuni Suoi alunni sono dovuti ricorrere alle cure sanitarie per odori molesti? Auspico che Lei riveda la posizione assunta con la Società Raffineria di Milazzo per ridare fiducia oltre all’intera Associazione, ma anche ai tanti giovani che frequentano e che hanno frequentato il Suo Istituto al fine di poter continuare a sostenere che “l’Istituto Istruzione Secondaria Superiore Milazzo R. Guttuso è l’Istituzione Scolastica più ecosostenibile del territorio e che dimostra grande sensibilità alle problematiche ambientali del territorio”.

La invito a leggere i commenti pubblici su i vari social network e/o siti web di studenti, ex studenti e anche liberi cittadini che si sentono delusi del comportamento che ha assunto l’Istituto d’Arte. Mi pregio di riportarle il più significativo: “Tutte le manifestazioni, le lotte. Tutto vano. Ho visto gente svenire, ambulanze arrivare. Ho sperato in un cambiamento. Ho frequentato 5anni ed ho fatto colazione con quell’odore malsano di gas, ho passato momenti indimenticabili con quell’odore, ho dato esami, ho conosciuto compagni, professori. Complimenti, davvero complimenti a chi ha fatto entrare questi estranei dentro quelle mura. Spero che nessuno mai farà sosta sotto quel regalo e spero che i vandali distruggano questo dono che vale soltanto il silenzio.” L’Associazione è disponibile a sottoscrivere convenzione per una collaborazione fattiva a tutela dell’Ambiente, a difesa della Salute Pubblica al fine di organizzare convegni di studio, campagne di informazioni e comunicazioni, manifestazioni etc. Prof.ssa Guidaldi, riveda la Sua posizione per il bene della popolazione residente, del territorio e delle generazioni future.

Nell’attesa di ricevere un pronto risconto, porgo Cordiali Saluti Milazzo, lì 24.09.2013

PEPPE MAIMONE