Da metà giugno il comune di Milazzo gestirà direttamente il servizio di raccolta e smaltimento dei riifiuti. Già da due anni l’ente riscuote la tassa sostituendosi al fallimentare Ato di Barcellonama dal prossimo mese le cose si complicheranno visto che la Dusty ha rescisso il contratto che la legava alla società d’ambito a causa dell’enorme mole di crediti che ha accumulato, circa 20 milioni di euro. In base alle disposizioni dettate dall’esponente della giunta Crocetta, i Comuni in autonomia potranno «esternalizzare il servizio a terzi attraverso procedure di evidenza pubblica» o creare società miste in cui «la selezione del socio privato avvenga mediante gara con la formula del doppio oggetto». L’appalto dovrà prevedere il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto.

 

L’amministrazione ha dato mandato agli uffici competenti di adottare i provvedimenti tecnico-amministrativi per essere preparati a metà giugno a fronteggiare la prevedibile situazione di crisi igienico-ambientale, dall’altra si sono attivate le procedure per addivenire, a mezzo procedura aperta a livello europeo, alla contrattualizzazione del servizio di igiene ambientale. In concreto il Comune di Milazzo punterà a superare la prima fase dell’emergenza, “adottando un provvedimento contingibile ed urgente sulla base di un’apposita perizia finalizzata alla scelta del contraente. Seguirà la pubblicazione di un bando pubblico europeo che porterà alla stabilizzazione della gestione dei servizi di igiene ambientale. «La direttiva del governo regionale – spiega l’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto – è eloquente ed evidenzia che non saranno più tollerati altri ritardi o carenze nel sistema. E al tempo stesso si deroga a quelle norme, che prevedrebbero la nascita delle Srr: enti di dimensioni più o meno provinciali che dovrebbero succedere ai vecchi carrozzoni gestendo il servizio e i relativi appalti per tutte le città e i paesi del territorio. Si torna dunque all’antico – che peraltro funzionava bene prima delle Ato – e cosa importante, con apposita clausola, si andrà anche a salvaguardare il personale attualmente impiegato per i servizi appaltati dall’Ato».