Cosa fare quando l’automobile ti lascia a piedi ed il meccanico annuncia di tenersela almeno una settimana? Il ricorso agli autobus urbani dell’AST è l’ultimo pensiero, visto che in noi Milazzesi la cultura del mezzo pubblico non è affatto radicata. Tanto più che spesso vengono diffuse a mezzo stampa notizie non proprio incoraggianti: l’ultima, qualche settimana fa, riportava l’ennesima disavventura di alcuni turisti rimasti a piedi alla stazione ferroviaria. Ciò nonostante, abitando alle estreme periferie di Milazzo e superando i comprensibili timori iniziali, ho voluto fare un esperimento per raggiungere in modo alternativo il posto di lavoro. E così, previo acquisto del biglietto (una corsa urbana costa € 1,10), sono salito a bordo di uno dei bus della linea n. 4 (porto, Grazia, Olivarella, Botteghelle, Fiumarella, S. Pietro, porto): è stata la prima di una numerosa serie di corse urbane, che quasi quasi mi stanno facendo rimpiangere di aver usato sempre l’automobile. Il servizio funziona, eccome. E a conti fatti conviene. Si risparmiano infatti, almeno nel mio caso, 10 euro di benzina la settimana, oltre al pagamento dell’eventuale ticket quotidiano per parcheggiare in pieno centro tra le strisce blu.

Autiobus di linea nel porto

Certo i piccoli disservizi non mancano, ma se li conosci li eviti. Ad esempio, gli autobus (ivi inclusi quelli della linea 5 porto-stazioneFS-porto e delle linee 6 e 2/3 che conducono, rispettivamente, al Capo ed alle contrade agricole della Piana) partono spesso con un ritardo o addirittura con un anticipo di ben 10 minuti, circostanza che fa tornare alla mente i turisti rimasti a piedi recentemente alla stazione ferroviaria, i quali saranno giunti verisimilmente alla fermata del bus con due o tre minuti di anticipo, mentre il loro autobus era già partito qualche minuto prima. Altro disservizio è quello del percorso degli autobus in pieno centro, percorso che non corrisponde a quello ufficializzato nelle tabelle AST: la linea 4, ad esempio, partendo dal porto dovrebbe raggiungere via Migliavacca, passando prima da via Crispi, piazza della Repubblica, piazza Caio Duilio e via dei Mille; invece a volte snobba piazza della Repubblica per proseguire verso la Marina, via C. Colombo e quindi via Risorgimento, mentre altre volte snobba pure la via Crispi per svoltare direttamente nella scorciatoia di via Cassisi. Fedele invece il percorso nelle contrade periferiche oltre il vecchio passaggio a livello di via Migliavacca. Infine, disservizio dei disservizi, la mancata affissione delle tabelle orarie aggiornate nei terminal-bus del porto e della stazione ferroviaria, alla quale qualche settimana fa si è ovviato – in assenza di intervento del Comune – attraverso apposita richiesta indirizzata dallo scrivente, cui l’AST ha fornito via mail le tabelle degli orari estivi in vigore dallo scorso 2 luglio, e tramite la fattiva collaborazione della Proloco Milazzo che ha affisso le nuove tabelle orarie nei due punti informativi turistici dislocati presso la stazione ferroviaria ed il nuovo terminal aliscafi. Attraverso interessamento dello scrivente le nuove tabelle orarie estive sono state pubblicate qualche settimana fa anche nel sito internet del Comune, quando ancora il sito internet dell’AST riportava invece quelle invernali. Tra i componenti della Giunta comunale figura l’assessore Gioacchino Nastasi, ai quali risulta assegnata la delega ai «trasporti pubblici locali ed ai rapporti con l’AST». Non ci pare che il dott. Nastasi curi particolarmente questo aspetto del suo assessorato. Eppure, in tempi di crisi, il ricorso al trasporto pubblico potrebbe rappresentare una fonte di risparmio per alcune famiglie Milazzesi, tanto più che il Comune di Milazzo sborsa ogni anno al fine di garantire il trasporto pubblico coi mezzi AST – malgrado il bilancio sempre più vicino al dissesto – ben 267.000 euro. Senza considerare il beneficio per l’aria che respiriamo: meno automobili in circolazione, meno inquinamento. Ebbene, carissimo assessore Nastasi, perché non si attiva per costringere l’AST ad affiggere le tabelle orarie nei terminal del porto e della stazione ferroviaria ed a rispettare puntualmente orari e percorsi?

MASSIMO TRICAMO