Il sindaco Carmelo PIno e il segretario generale del Comune, Massimo Gangemi, hanno scritto ai revisori dei conti per sapere se l’ente rischia il dissesto visto che non è riuscito a vendere una serie di immobili con cui fare cassa e ripianare i debiti.  “Abbiamo inviato questa richiesta ai revisori – spiega Pino – in considerazione del fatto che occorre, di concerto con gli uffici preposti, procedere alla predisposizione dello schema di bilancio di previsione per l’anno 2012 e di tutti gli altri atti collegati. E’ fondamentale infatti preliminarmente conoscere tutti i profili di criticità dell’Ente e le eventuali misure correttive da applicare oltre a quelle già adottate al bilancio 2011, soprattutto alla luce della mancata alienazione degli immobili comunali che davano copertura ai rilevanti debiti fuori bilancio nell’esercizio chiuso”.

Carmelo Pino

 

Nella lettera, firmata oltre che dal sindaco, dal segretario generale Massimo Gangemi, si chiede ai Revisori di “pronunciarsi se, alla data odierna, nonostante l’adozione delle misure straordinarie correttive, già adottate, sussistano ancora le condizioni per evitare che l’Ente incorra nell’ipotesi di cui all’art. 244, comma 1 (dissesto) del decreto legislativo n. 267/2000”.“Attendiamo questa relazione per fare il punto – conclude Pino – consapevoli che la situazione è rimasta difficile nonostante i sacrifici e gli sforzi che abbiamo messo in atto in questi 18 mesi. Soprattutto nel settore fiscale e tributario, dopo aver proceduto ad una certosina ricognizione della situazione, nella consapevolezza che la lotta all’evasione rappresenta il principio cardine per garantire equità e rispetto dei servizi, registriamo difficoltà nel ricevere i pagamenti, anche dilazionati da parte dell’utenza. Certo mi sorprendono e non poco, poi le mozioni approvate dal consiglio comunale, come nel caso di quella recente per la rimodulazione delle tariffe idriche, dopo che gli stessi consiglieri, consapevoli delle condizioni dell’Ente, hanno approvato un Piano di risanamento che prevede determinati correttivi. In questa fase sarebbe opportuno maggiore senso di responsabilità e meno inutile populismo”.