MESSINA. C’è Valeria Gambino, messinese di nascita, ma che da ragazzina si è trasferita a Milazzo con la famiglia, e che adesso è diventata una vera e propria “ambasciatrice di pace”, viaggiando tra Francia, Africa e Iraq. Ma anche la commovente storia di Elisa Sindoni, di Torregrotta, che si è diplomata a Milazzo con il massimo dei voti, superando anche quei disturbi dell’apprendimento che l’hanno portata a impegnarsi il triplo rispetto agli altri. E poi Marica e Faburama, lei spadaforese, lui gambiano e siciliano d’adozione, che assieme hanno fondato a Barcellona Pozzo di Gotto una sartoria sociale. Queste sono solo tre delle cento storie raccontate dalla giornalista siciliana Claudia Benassai, ogni domenica, dal 2018 ad oggi, sulle pagine della “Gazzetta del Sud”. Cento storie che adesso si sono finalmente trasformate in un libro.

“100 storie…e un’intervista”, è un volume pubblicato dall’editore Costantino Di Nicolò, che racconta le vite di cento messinesi che ce l’hanno fatta. Tanti sono stati costretti a lasciare la Sicilia affrontando numerosi ostacoli e difficoltà, e si sono imposti in campo nazionale e internazionale. Altri, invece, hanno deciso di restare, o tornare, e investire sulla nostra terra. Sul nostro territorio. Storie normali, ma appassionanti, nomi e volti di una comunità che non si è arresa, e che ha preferito lottare per raggiungere i propri obiettivi. Storie di giovani, e non. Storie di amicizia, integrazione, sacrifici, e rivalsa. Storie ordinarie, che a volte diventano straordinarie.

Claudia Benassai, siciliana, classe 1986, si è laureata in “Editoria e Scrittura” alla Sapienza di Roma, con una tesi sul rapporto tra mafia e informazione, incentrata sulle figure di Beppe Alfano, Mario Francese e Muro De Mauro, i giornalisti siciliani uccisi da “Cosa Nostra”. Ha collaborato con varie testate, approfondendo i temi della lotta alle organizzazioni criminali. Dal 2014 è giornalista pubblicista, e, dal 2016, collabora assiduamente con la “Gazzetta del Sud”. Dal 2018, proprio sul quotidiano peloritano, porta avanti una rubrica settimanale, “Le Storie”, E sono tante, anche, le storie “di provincia”, nel vero senso della parola.

Dal giovane neurochirurgo e “calciofilo” Stefano Priola, originario di San Marco d’Alunzio, che oggi salva vite in Canada, e insegna agli studenti della Northern Ontario school of medicine, e che in passato ha vestito le maglie dell’Aluntina e dell’Igea Virtus, al maresciallo della guardia di finanza Domenico Romano, spadaforese doc, che partendo dalla Sicilia ha raggiunto Londra in bici, portando il vessillo di chi fa del bene, e raccontando in un libro le sue avventure e la sua “mission”. Ma anche l’ex pallanuotista Enrico Rampi, nato e cresciuto a Milano, che assieme alla sorella ha riscoperto l’amore per la terra, tornando “a casa”, e ripartendo “da zero”, dalla piccola Castroreale, dove ha fondato “Contrada Crizzina”. L’orlandino Tiziano Chiaromonte, che con la moglie francese Laurine gira il Mondo in bici. Vivono a Berlino, e si sono sposati a Copenaghen. Ovviamente in bicicletta. E ancora il prof. Mauro Cappotto, che insegna in un liceo di Capo d’Orlando e ha fondato il “juke-box letterario”. Il libraio “itinerante” Giovanni Lauritano, che gira la Sicilia e l’Italia con il suo camper, regalando sorrisi ai bimbi, e che recentemente è stato anche alla “Gigliopoli” di Milazzo. Alessandro e Marilena, di Patti Marina, partiti per l’America, e poi tornati a casa, dove hanno aperto una pasticceria. La bellissima storia degli stilisti Salvo e Franz, il primo messinese doc, il secondo d’adozione, che hanno conquistato la “Couturier” di Milano e hanno vestito, tra le altre, Emanuele Tittocchia e Maria Grazia Cucinotta. Poi c’è il Maestro Marco Vito, di Gioiosa Marea, direttore d’orchestra ad “Amici” nell’edizione vinta dal cantante messinese Alberto Urso e co-autore del brano sanremese “8 marzo”, cantato da Tecla, e dedicato a tutte le donne. La bellissima storia del “paradiso terrestre” realizzato a Ucria dal compianto Rosario Scalisi, poi il giovane medico Arber Leba, nato a Patti, figlio di due culture, quella siciliana, e quella albanese.  Elisa Cerrito, l’apicoltrice di Motta d’Affermo, e infine Adam Butler, fotografo scozzese, ma panarellese d’adozione, che con le sue “timelapse” fa sognare gli amanti delle Isole Eolie.