Moto d’acqua spericolate, ancoraggi non consentiti nell’area Marina Protetta, una barca alla deriva. Fine settimana impegnativo per gli uomini della Guardia Costiera di Milazzo guidata dal comandante Francesco Terranova. I militari  hanno effettuato una operazione di soccorso ed assistenza ad unità da diporto di circa 6 metri di lunghezza, alla deriva al traverso di Capo Milazzo. Il natante ha richiesto soccorso con l’utilizzo di un razzo rosso, rimasto alla deriva a causa di una avaria al motore e non avendo più la possibilità di governare. La Guardia Costiera ha disposto l’intervento del battello GC A64 che ha raggiunto il natante in difficoltà, conducendolo in sicurezza presso il primo porticciolo utile.

Non sono mancate le attività di controllo e vigilanza sul rispetto delle prescrizioni di sicurezza contenute nell’ordinanza balneare, in questo caso il personale del gommone della Guardia Costiera di Milazzo, ha elevato due sanzioni amministrative a carico dei conduttori di moto d’acqua, uno per avere navigato sotto costa, all’interno dell’area destinata esclusivamente alla balneazione e l’altro in quanto privo di patente nautica.

Continua, inoltre, l’attività di vigilanza all’interno dell’Area marina protetta “Capo Milazzo” per verificare il rispetto del disciplinare adottato dall’ente gestore. Nel fine settimana le unità della Guardia Costiera hanno accertato l’ancoraggio in area non consentita di due unità da diporto, procedendo all’elevazione della relativa sanzione amministrativa.

Personale della Guardia Costiera di Milazzo ha effettuato, inoltre, un intervento nel Comune di Rometta con il supporto del Comando della polizia locale e dell’amministrazione comunale, procedendo alla rimozione ed al sequestro di ombrelloni, sdraio ed attrezzature balneari di vario tipo che occupavano permanentemente un tratto di litorale. L’area interessata è stata restituita alla pubblica e libera fruizione dei bagnanti.

Il  Numero Blu 1530 d’emergenza in mare è un servizio gratuito attivo 24 ore su 24 ed utilizzabile da rete fissa o mobile.

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Francesco
3 anni fa

Ma invece di verbalizzare le barche nella zona protetta perché non mettono le boe per dare la possibilità di fermarmarsi è farsi un bagno, questa è un area marina di terzo mondo

UnMilazzese
UnMilazzese
3 anni fa
Reply to  Francesco

Perché se le mettessero eliminerebbero uno degli scopi di questa presa in giro: fare soldi alle spalle dei cittadini (oltre a dar fastidio come mezzo per ricordare che la AMP esiste) . Con le multe, che in campo nautico sono penali e fino a migliaia di euro, si fanno più soldi che facendo pagare chi attacca alle boe e non devono fare la fatica di metterle

UnMilazzese
UnMilazzese
3 anni fa

Lodevole attività di interventi per la sicurezza in mare ed il rispetto delle regole tranne quella di aiutare quella presa in giro di AMP in salsa milazzese a tartassare i diportisti solo perché tale AMP deve dimostrare di esistere per giustificare i suoi scopi. Anche quegli scopi che non hanno niente a che fare con la salvaguardia dell’ambiente marino