Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore che contesta l’abbandono del verde pubblico nella frazione di Santa Marina e la parziale pulizia effettuata dagli operai comunali nel tratto interessato dalla processione dedicata alla Madonna. Chiunque volesse inviarci segnalazioni, testimonianze, commenti, può farlo all’indirizzo redazione@oggimilazzo.it

Cura del verde di Santa Marina

Gli interventi di scerbatura, potatura e pulitura del verde che costeggia il ciglio stradale lungo la disastrata arteria comunale di via Torretta a Milazzo ha avuto un epilogo alquanto curioso. In occasione dell’annuale festa in onore della Madonna di Santa Marina gli operai del comune di Milazzo hanno parzialmente effettuato i lavori di sterpaglie e scerbature dei marciapiedi fino al punto in cui il simulacro con la Madonna avrebbe invertito il percorso di marcia. Premesso che la strada comunale che porta alle popolose località di Torretta-Bastione-S.Marina presenta tratti del manto stradale dissestato e con evidenti dislivelli e che necessita di immediati interventi, le sterpaglie che invadono parte della carreggiata costituiscono un evidente e serio pericolo per l’incolumità di coloro che transitano detta strada, e non si comprende come si possono effettuare determinati lavori in base ad una funzione religiosa. Non è la prima volta che gli abitanti della zona indicano una sorta di rassegnazione alle “carenze istituzionali” ma irrinunciabile e un forte bisogno di civiltà e pulizia che coinvolge tutti, sempre pronti ad una protesta che è “servizio per la collettività” e non solo protesta civile. . Ciò che dovrebbe rappresentare un diritto per il cittadino che paga le tasse non può trasformarsi nell’ordinario o peggio ancora in una necessità da parte dello stesso, che deve provvedere da solo a servizi che dovrebbero essergli offerti di diritto. Ovviamente lasciando tutto il tempo a chi di dovere ha competenza, cerchiamo di capire come uscire fuori da questa situazione di degrado, e bisogna far in modo che queste pulizie non restino sempre “straordinarie” ma che possano tornare ad essere pulizie e operazioni giornaliere e normali come in altre città…

Roberto Sarao’