LA POLEMICA. E’ scontro tra l’associazione “il Promontorio” e gli organizzatori del tavolo tecnico per l’istituzione dell’area marina protetta organizza ieri mattina a Palazzo d’Amico. Il presidente Francesco Currò in una lettera aperta contesta il mancato invito e averte che “i capiciani non si faranno imporre nulla”.

“Il Promontorio è nata nel lontano ’95 per promuovere, valorizzare e custodire, la cultura, le tradizioni e il territorio di Capo Milazzo – scrive Currò – Stamane ho appreso dalla stampa che si è svolto un incontro tra le parti interessate per l’area marina protetta di Capo Milazzo. L’incontro è avvenuto nella serata di ieri, pare organizzato in tutta fretta. Nell’articolo vengono descritti lo svolgimento dell’incontro e gli interventi. Si evince dallo stesso e lo confermo, che gli abitanti di Capo Milazzo non sono stati invitati a partecipare. Comunico pertanto a nome dei “CAPICIANI” (abitanti del Capo) che non abbiamo intenzione di farci “imporre” nessuno stato di fatto, ma che l’interesse di una buona riuscita dell’area marina protetta a Capo Milazzo è principalmente di chi vi abita da una vita e di chi impegna i propri sforzi per proteggere questo territorio da sempre. Per evitare stupide incomprensioni rinnovo la disponibilità a partecipare a futuri laboratori o dibattiti”. Secondo gli organizzatori, comunque, non vi sarebbe stato alcuna esclusione preconcetta. Infatti a sedere ufficialmente al tavolo sarebbero stati solo i rappresentanti degli enti e associazioni che hanno sottoscritto il protocollo con cui si chiedeva l’istituzione dell’area marina (dall’Amp, all’associazione dei pescatori di Vaccarella passando per Comune e Capitaneria di Porto).