Una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale per mettere ancora sul tappeto, in quasi cinque ore di discussione le problematiche riguardanti la raccolta dei rifiuti solidi urbani in città ed i relativi costi. Così, cittadini hanno dato libero sfogo al loro disappunto per una differenziata che non risponde ancora alle attese ma per la cui soluzione non sono state prospettate in concreto vie d’uscita. Così l‘adunanza consiliare se da un lato ha fatto emergere problemi, facendo salire sul banco degli imputati l’Amministrazione, è risultata anche utile a chiarire molti aspetti in virtù dell’intervento del sindaco Formica che ha illustrato le ragioni dell’avvio del servizio, l’impegno a superare le criticità con l’invito alla collaborazione da parte delle forze politiche presenti in Aula. Alcuni esponenti di Casapound, in maniera pacifica, hanno tentato di esporre uno striscione in cui era scritto: «Dimettiti: Semplice

Ad aprire il lungo dibattito il consigliere Pippo Midili che introducendo il tema delle bollette ha evidenziato divergenze tra il piano tariffario approvato dal consiglio comunale e il piano di carico predisposto dall’ufficio, sottolineando in proposito “il silenzio del ragioniere generale allorquando lo stesso ha fornito risposte ad altre osservazioni in merito alla bollette fatte recapitare ai cittadini”.

In sintonia con il collega l’intervento di Simone Magistri, che –tra l’altro- ha fatto presente come i cittadini chiedano conto e ragione degli aumenti “per un servizio che di fatto è un disservizio” che arreca anche pregiudizio al decoro urbano.

Parola quindi ai cittadini presenti tra il pubblico. Barbara Impellizzeri ha chiesto ragioni degli aumenti e di conoscere le intenzioni e i progetti dell’amministrazione. Giusy Marcellini si è soffermata, in aggiunta, sui disservizi nella raccolta “porta a porta”, mentre Nino Scaffidi ha chiesto il senso della raccolta differenziata, se poi –egli ha detto- tutto viene convogliato nello stesso auto compattatore. Forti critiche anche dall’ex assessore Enzo Russo, Carlo Bonazinga, Maurizio Capone, Giuseppe Currò e Giuseppe Marano. Il sindacalista Pino ha invece sottolineato gli sforzi che stanno compiendo i lavoratori, facendo cenno anche alle retribuzioni maturate e non riscosse. In merito ha preannunciato anche una assemblea, per valutare le azioni da intraprendere.

Microfono quindi nuovamente ai consiglieri i quali hanno puntato il dito nei confronti del governo cittadino. Gli attuali disservizi non giustificano il caro bollette, secondo Francesco Alesci, che ha considerato la situazione “imbarazzante”. Le discordanze in termini economico-finanziari sono state evidenziate da Antonio Foti, riferendosi al piano finanziario ed al piano dei costi, mentre per il “porta a porta”, avviato in modo improvvisato, si tratta di un sevizio che va portato a regime, però –ha detto- mancano gli strumenti. Per Francesco Rizzo l’invito a tutti ad andare a casa.

Infine la replica del sindaco Formica che ha chiarito il meccanismo dei pagamenti alla ditta che effettua il servizio, ha riferito dei costi del servizio ed i riscontri dati dalla differenziata che si è attestata nel 2017 al 13,70 di media annua, e soprattutto ha detto come la corretta raccolta differenziata consentirebbe di migliorare il servizio e di abbassare l’importo delle bollette. Concludendo, un riferimento al piano tariffario proposto dal consiglio comunale ed al piano dei costi e l’annuncio che porterà nel prossimo piano tariffario la proposta di istituzione di un’isola ecologica; ma alla fine le scelte ed ogni decisione spetterà al consiglio comunale. «Sono d’accordo che così il servizio non funziona – ha detto – ma per mandare un dipendente a raccogliere le discariche improvvisate di sacchetti indifferenziati, dobbiamo toglierlo dalla consueta raccolta porta a porta. Potremmo anche pensare di prendere altro personale o di farlo lavorare di notte per avere la mattina la città pulita, ma questo farebbe ulteriormente duplicare i costi che per legge, devono essere interamente pagati dal contribuente. Se il costo del servizio è cento, dice la legge, il contribuente deve pagare cento»”

Da ultimo il Rup, arch. Ferdinando Torre ha fornito elementi necessari per dimostrare come il servizio è stato strutturato e progettato, facendo seguire il suo intervento a quello del ragioniere generale che si è soffermato sulla parte finanziaria.

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eddy
eddy
6 anni fa

Io andrei un po cauto nell’accusare gli altri. Invocherei un maggiore senso civico in noi cittadini e consiglierei il ritorno alla differenziata nelle isole ecologiche locali, com’era prima. Avremmo una bolletta meno salata e non costringeremmo quel povero netturbino ad infilare la testa in tutti i cassonetti puzzolenti per prelevare i sacchetti dell’umido

ubriacodamore
ubriacodamore
6 anni fa
Reply to  eddy

smettete di far pubblicità ai fascisti di casapound? avete rotto!!!

Enzo
Enzo
6 anni fa

Milazzo sarà una discarica a cielo aperto. Grazie amministrazione comunale

Massimo
Massimo
6 anni fa

Dal sindaco alla giunta comunale agli assessori passando da alcuni funzionari del comune di Milazzo, la pagate la spazzatura al prezzo mandato ai cittadini ?

Francesco
6 anni fa
Reply to  Massimo

Vero… l` ingnoranza incombe in tutti i campi.

Francesco
6 anni fa

Prima di tutto educare i cittadini a una responsabilità civile,che a Milazzo scusate, non fa parte della cultura.

Salvo
Salvo
6 anni fa
Reply to  Francesco

Le chiedo sig. Francesco, se è stata predisposta con capacità l’informazione alla differenziata, secondo il mio modesto parere, questa amministrazione non sapeva che direttive dare, con questi risultati ottenuti.

Mirko
Mirko
6 anni fa

Bravo il consigliere Rizzo a dire: tutti a casa…lui potrebbe cominciare dimettendosi no? Ricordo nel 2015 facesse come un pazzo affinché la sua lista avesse un assessore pur di entrare in consiglio….adesso se vuole può dimettersi..
Bravo anche Marano…sincero nel ribadire più volte che si è aperta la campagna elettorale…peccato quella fosse un’aula di consiglio regionale e non piazza C.Dui

Mario
Mario
6 anni fa
Reply to  Mirko

Mirko mi sembra alquanto confuso. Innanzitutto la seduta si è tenuta nell’aula del consiglio Comunale e non regionale. Secondo non era Rizzo a fare come un pazzo nella campagna elettorale della primavera del 2015 bensi Di Bella (con la la fida “agendina”) a cercare, in qualsiasi di modo, di ottenere per sè un assessorato o, addirittura, la poltrona della Presidenza del civico consesso. Prima di parlare si accerti sembra di verificare i fatti o, quantomeno, cerchi di scrivere frasi meno articolate e più comprensibili.

Mario
Mario
6 anni fa
Reply to  Mario

*a cercare, in qualsiasi modo…

Mirko
Mirko
6 anni fa
Reply to  Mario

*regionale era un refuso…volevo scrivere comunale. Ma poco cambia…la campagna elettorale non si fa in quel luogo…su gentile concessione del presidente del consiglio. Mario, non è stato di bella a salire con il rotto della cuffia grazie all’elezione di Formica..
Scusami Professore