Domenica scorsa nei locali della Fondazione Barone Giuseppe Lucifero di San Nicolò a Capo Milazzo è stato inaugurato il “Giardino della Donazione”. L’iniziativa, organizzata da Aido (Associazione Italiana Donatori Organi) – Gruppo Comunale di Milazzo “Alba Munafò” in collaborazione con il partenariato Associazione “Il Giglio” e Fondazione Lucifero, ha coinvolto numerosi partecipanti del settore e non, sensibilizzandoli alla donazione degli organi.

«La nostra – ha affermato Flavia Petrin, Presidente Aido Nazionale presente all’evento – è una scelta. Si sceglie di poter essere utili anche dopo la morte, è come dare un senso alla morte. Sono 9.000 ogni anno le persone che aspettano un trapianto e per loro l’Aido può davvero rappresentare una nuova chance di vita». Accanto a lei, il promotore dell’inaugurazione Vittorio Cannata, presidente Aido Milazzo, che ha introdotto l’incontro e ringraziato tutti gli ospiti presenti. “Da questa sera – ha commentato Cannata alla fine dei lavori – parte un bellissimo messaggio di amore e solidarietà che non poteva che provenire dalla memoria di Alba Munafò. Da questo luogo magico che è Gigliopoli, la città dei bambini spensierati  ha avuto inizio la nostra sensibilizzazione verso chiunque possa riflettere sulla vita e sul suo senso ed il giardino che ne verrà fuori ci ricorderà che la nostra può essere un’esistenza davvero importante e duratura se decidiamo di dare una seconda possibilità a chi ha bisogno».

A fare gli onori di casa e presentare “Gigliopoli, la città dei bambini spensierati” è stato invece Enzo Scaffidi, presidente dell’Associazione “Il Giglio” e promotore, insieme alla moglie Angela, di un progetto che ha visto gli albori nel 2003 e che nel 2007 ha visto sorgere la città dei bambini spensierati. «Siamo felici – ha detto – di ospitare un’iniziativa di questo genere. Noi scegliamo la causa ogni giorno e, come l’Aido, pensiamo che il dono più bello che esiste è quello della vita, una vita vissuta con consapevolezza ed attenzione. Qui ogni giorno noi ci impegniamo e doniamo il nostro tempo, affinchè il cambiamento si realizzi».

Dopo aver simbolicamente piantato un albero in uno dei giardini di Gigliopoli, i presenti si sono spostati nella grande sala, dove sono stati accolti da un flash mob di moda a cura della stilista Cettina Bucca. «Sono felicissima – ha detto – di aver contribuito alla serata dedicata alle donazioni con uno spazio creativo per testimoniare che anche la moda è vicina a questa realtà. E’ ovvio che lo spirito per cui mi sono messa in gioco questa sera è lo stesso che mi porta ad essere molto affettuosa alla realtà Aido e a quello che rappresenta».

Prima di assaporare l’apericena vegetariano solidale di Gigliopoli, gli ospiti sono stati intrattenuti da Francesca Barbera, Presidente Cam (Centro Artistico del Mediterraneo) che ha dialogato con alcune delle personalità presenti in sala, con l’Assessore alle Politiche Sociali, Giovanni Di Bella, del Comune di Milazzo che ha patrocinato l’evento, il rappresentante Aido Provinciale, Agostino Mallamace,  il direttore sanitario dell’Asp Messina, Domenico Sindoni, il presidente Fidal Messina, Nunzio Scolaro, che ha messo a disposizione dell’Aido lo sport e Maurizio Munafò, padre di Alba.

Maurizio si è soffermato sulla propria esperienza di padre che ha perso una delle sue due figlie, Alba, che ha fatto rivivere ben cinque persone grazie alla donazione organi. «Per me e la mia famiglia – ha detto – è stato relativamente facile,anche se il dolore ci logorava l’anima in quei momenti. Alba lo aveva detto che avrebbe voluto così, ma di certo non potrebbe esserlo per chi, in un momento di così grande dolore, si trova ad essere responsabile di scelte che non lo riguardano direttamente. E’ anche per questo che si dovrebbe fare la dichiarazione di volontà qualora si volesse adempiere alla donazione».

Tra i presenti anche la mamma di Alba, Mariella e la sorella Anna che ha anche sfilato per Cettina Bucca. Ma anche moltissime personalità del territorio come il segretario della Fondazione Barone Lucifero, Lucia Lombardo, il regista Salvatore Arimatea, promotore di una iniziativa cinematografica sul tema della donazione di organi che tra poco vedrà la luce sotto il titolo di “Fiore di Agape”; il coordinatore dell’area progettuale Asp Messina, Antonio Giardina; la testimonial sportiva Aido, Biagina Borromei, insieme ai runners, il coordinatore dei trapianti del Policlinico di Messina, Francesco Puliatti, il coordinatore dei trapianti dell’Azienda Ospedaliera “Papardo –Piemonte”, Giuseppe Bova; la Presidente Admo Milazzo, Chiara Stella Vetromile, Piero Nicosia, vice-presidente del Gruppo donatori sangue “Fratres” di Spadafora, il presidente della Fondazione Crimi, Rocco Crimi; Maria Bullan per Soroptimist Milazzo, Nuccia Formica, vice-presidente Cesv.

La serata è stata allietata dall’artista Maria Fausta Rizzo, cantante jazz al piano, violino e voce.

Il bilancio dell’evento non può che considerarsi positivo per i momenti trascorsi insieme e per le idee di programmazione che sono nate dal dialogo con le realtà sportive del luogo e con le associazioni e i club service come il RotarAct Club di Milazzo che si è messo a disposizione della causa avanzata dall’Aido. Contestualmente, sono state raccolte moltissime dichiarazioni di volontà per la donazione di organi.