Sono accusati di rifornire di sostanze stupefacenti la zona della Vecchia Pescheria e del litorale tirrenico nei pressi del complesso turistico di “Portorosa”.per rendere ancora più “effervescente” i luoghi della movida del longano. A finire agli arresti domiciliari è stata un’intera famiglia di Merì.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni Carabinieri di Barcellona e Merì, con l’ausilio del Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia, hanno arrestato in flagranza di reato i coniugi Antonino Trovatello e Tindara Cannavò, insieme ai figli Gino Trovatello e Antonio Trovatello, tutti pregiudicati e già ai domiciliari per reati contro il patrimonio.
Oltre a loro, i militari hanno arrestato anche Salvatore Gitto, ritenuto un pusher della zona della Vecchia Pescheria di Via Longo di Barcellona, ed un minorenne. Altre nove persone sono state segnalate alla Prefettura per violazione perché trovate in possesso di modeste quantità di droga. Determinante è stato l’impiego dei cani antidroga Charlie e Lego che con il loro fiuto infallibile hanno fornito un contributo decisivo all’individuazione dei nascondigli utilizzati dagli spacciatori.

I pusher custodivano la droga già suddivisa in singole dosi pronte alla vendita, bilancini di precisone e denaro contante. Circa 4000 euro in banconote di diverso taglio, un bilancino e circa 100 grammi di hashish suddivisi in panetti e dosi, sono stati trovati all’interno dell’abitazione dei coniugi Trovatello  e dei figli conviventi Gino e Antonio, tutti sottoposti al regime degli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio. I panetti ed alcune dosi della stessa sostanza erano nascosti all’interno di una cavità ricavata nella parete di rivestimento del bagno occultata dalla vasca non fissata al muro. Si presume – sostengono i carabinieri – che la famiglia Trovatello gestisse dalla propria abitazione una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di Merì.

A casa di Gitto, invece, è stata trovata una pianta di canapa indiana coltivata in un vaso nel giardino adiacente alla casa, un bilancino e un ingente quantitativo di marijuana. La droga, in parte già confezionata in dosi, era già pronta per essere spacciata.

La zona della “Vecchia Pescheria” della Via Longo di Barcellona P.G. frequentata nel dopocena anche da cittadini di Milazzo è piazza di spaccio di diversi pusher. Un minore, frequentatore della movida barcellonese, è stato trovato in possesso, presso la propria abitazione, di numerose dosi di marijuana occultate all’interno di un televisore e di tutto il necessario per allestire una vera e propria serra: impianti di illuminazione e di irrigazione temporizzati, concime, piante e numerosi semi di canapa indiana.

Al termine dell’attività sono stati sequestrati complessivamente circa 500 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, 100 grammi di hashish, dieci piante di cannabis e 4000 euro provento dell’attività di spaccio.

Tutti gli arrestati sono stati posti, su disposizione del Sostituto procuratore De Micheli, agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida e il minore è stato associato presso il Centro di Prima Accoglienza di Messina.

Negli ultimi mesi, l’impegno dell’Arma di Barcellona nel contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti è sfociato nell’arresto di 11 spacciatori.