Un progetto formativo ed informativo degli studenti delle scuole medie e superiori sulla sostenibilità ambientale e la gestione del rischio industriale. Questo il progetto pilota promosso dall’Università di Palermo Cirias (Centro interdipartimentale di ricerche in ingegneria dell’automazione e dei sistemi), diretto dal prof. Salvatore Barbaro in collaborazione con l’ufficio speciale aree ad elevato rischio ambientale e l’Oms, che sarà attuato nel comprensorio tirrenico coinvolgendo le scuole, le aziende e le istituzioni locali. L’iniziativa è stata presentata questa mattina all’istituto tecnico industriale “Majorana” di Milazzo. Il progetto, che ha per titolo “Oltre l’aria” ha come finalità – come ha spiegato introducendo i lavori il preside Stello Vadalà – quella di accrescere negli studenti la conoscenza e la consapevolezza sugli effetti dell’inquinamento ambientale al fine di far maturare loro una maggiore sensibilità per il rispetto degli ecosistemi presenti e per il diritto alla riqualifica di quelli degradati”.

Stello Vadalà

All’incontro hanno partecipato i sindaci di Milazzo, Carmelo Pino, Terme Viglliatore, Bartolo Cipriano e l’assessore all’Ambiente del Comune di Pace del Mela, Lino Calderone, i rappresentanti della Raffineria, Marco Testuzza e Roberto Ricciardi, il capocentrale di Edipower, Salvatore Marchese, funzionari del Cutgana e dell’Arpa. Dopo i saluti degli amministratori locali che hanno sottolineato la necessità di affrontare attraverso indagini ambientali suffragate da dati certi e scientifici, la questione dell’inquinamento del comprensorio, è stato il prof. Salvatore Barbaro, responsabile scientifico del progetto ad illustrare l’iniziativa che – ha detto – rientra anche tra le attività portate avanti a seguito di specifico accordo tra il Cirias e l’ufficio speciale aree ad alto rischio diretto dal dottor Cuspilici. “Destinatari del progetto – ha proseguito – sono tutte le cittadinanze dei comuni delle tre aree a rischio della Regione siciliana, ma abbiamo puntato l’attenzione sulla popolazione scolastica proprio per creare nuove forme di dialogo che esulino da prese di posizione preconcette e portino alla piena conoscenza dei monitoraggi effettuati”.Nel dettaglio sono entrati i professori Manfrè e Prinzi, spiegando il cronoprogramma delle attività che si articoleranno nel corso di 12 mesi, l’interazione con l’Arpa e le istituzioni locali e il coinvolgimento delle scuole attraverso un tavolo tecnico che sarà necessario per definire le competenze di ciascun attore del progetto. “In tutti i casi occorre che gli studenti, le generazioni future, siano messi nelle condizioni di conoscere la qualità dell’aria e quindi della vita nell’ambiente in cui si trovano, e lo facciano in modo chiaro, attraverso dati scientificamente certi. Disponibilità alla collaborazione è giunta anche dai rappresentanti di Raffineria ed Edipower che hanno ricordato “i continui investimenti operati al fine di rispettare tutte le norme relative all’attività industriale e quindi i luoghi dove operano”.