Si svolgerà giovedì 13 dicembre, nel piano nobile di Palazzo D’Amico, la presentazione dell’ultimo libro del maestro Ninì Ferrara, scrittore milazzese noto ed apprezzato anche per la sua intensa attività di regista teatrale e drammaturgo, svolta perlopiù a Roma. A presentare “Grani”, edito per i tipi dell’ormai storico editore trapanese Salvatore Coppola, sarà il prof. Gigi Billè, presidente della Società Milazzese di Storia Patria e direttore del periodico “La Voce di Milazzo”.

Ninì Ferrara

Quella milazzese sarà la prima d’una serie di tappe siciliane, che renderanno nota l’ultima fatica del maestro anche a Palermo, Cefalù e Castelbuono, rispettivamente, il 14, 15 e 16 dicembre. Il volume, attualmente presentato in Sardegna, si snoda in sette racconti, sette storie di vita in cui – per dirla con le parole di Annalisa Giuseppetti, autrice della prefazione – «si parla di alcool, di detenuti, di una società emarginata, ma anche d’amore e, in particolare, di un gioco amoroso che nasce in una Sicilia senza tempo. Lì insistono i due personaggi della nostra storia: una anziana signora affittacamere e un uomo che, proprio in una di quelle stanze, trascorre 10 anni della sua vita. La penna di Ferrara, in questi passaggi, è traboccante di sensibilità, quasi femminile, che si estrinseca sinuosa e con grande impeto». Sette racconti come i «7 peccati capitali, le 7 solitudini in 7 personaggi diversi, che fanno 7 confessioni». Un libro, il suo – aggiunge la Giuseppetti – che si snoda in episodi «che, in apparenza, non hanno un carattere autobiografico ma che ad una lettura più intima lo si ritrova, ancor di più nelle prime pagine, in piccoli ma determinanti dettagli delle storie».