L'assessore all'Energia Vania Contrafatto con i sindaci del Mela

L’assessore all’Energia Vania Contrafatto con i sindaci del Mela

Oltre 400 cittadini della valle del Mela stamattina hanno protestato a Palermo, davanti all’assessorato regionale all’Energia, per contestare il progetto presentato dalla ditta Esi spa di Giammoro che intende trasformare un impianto già esistente in un inceneritore di rifiuti speciali. Sei gli autobus partiti stamani all’alba di cui tre da Pace del Mela.

Stamattina, infatti, si è tenuta una conferenza di servizi indetta dal dirigente del servizio 7 Mauro Verace a cui hanno preso parte i rappresentanti dell’Esi, dell’Arpa, della Citta Metropolitana, i sindaci  dei comuni del Mela e dell’associazione ambientalista Adasc. I cittadini con slogan e striscioni hanno chiesto il risanamento dei territori, maggiore sicurezza e lo stop a ulteriori impianti industriali potenzialmente dannosi per l’ambiente e la salute pubblica.

Nel corso della conferenza non sono mancati momenti di tensione visto che da un lato c’era l’ingegnere Vincenzo Franza il quale in rappresentanza dell’Esi ha spiegato che il riciclo delle batterie esauste è un mercato in calo e che dal riammodernamento di uno dei forni per bruciare anche rifiuti diversi dagli attuali, a parità di emissioni,  dipendono gli stessi livelli occupazionali. Secondo gli atti si tratta di un “impianto di ricerca e sperimentazione per la gestione di rifiuti pericolosi e non”.

A replicare il sindaco di Pace del Mela Pippo Sciotto, accompagnato dall’esperto Ivo Allegrini, che ha opposto un netto “no” visto che l’impianto è troppo vicino alle abitazioni, manca la Valutazione d’impatto ambientale (Via) e, ad oggi, non si conoscono nemmeno i dettagli tecnici. La conferenza è stata rinviata a data da destinarsi.

Alla fine i sindaci hanno incontrato l’assessore all’Energia Vania Contrafatto per chiedere non solo il blocco del progetto ma anche un azione di recupero ambientale del territorio. L’Assessore ha promesso a breve una visita nella zona industriale.

«Oggi abbiamo sbattuto la rabbia della Valle del Mela dritta in faccia ai burocrati della Regione, che erano pronti ad autorizzare l’inceneritore di rifiuti pericolosi all’Esi di Giammoro – scrive Davide Fidone del Comitato che riunisce le associaizoni ambientalsite del Mela –  abbiamo vinto un primo round, anche grazie al parere negativo presentato dal Comune di Pace del Mela, ma adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lottare, sia sul piano legale che su quello dell’informazione e della mobilitazione popolare».

AGGIORNAMENTO. “Non è ancora il momento di cantare vittoria, ma apprezziamo l’apertura da parte dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto”. Lo dichiara in una nota il senatore di Sinistra Italiana, Francesco Campanella, intervenuto questa mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Energia.  «A dirla tutta – sottolinea Campanella – nel corso del vertice è emerso che l’ipotesi è ancora tecnicamente indefinita e che, comunque, non è stata depositata ancora alcuna progettazione puntuale”. A margine della conferenza dei servizi, la delegazione ha ottenuto un confronto con l’assessore Contrafatto, che si è impegnata a visitare la Valle del Mela entro fine novembre.

Secondo Campanella, “i vertici aziendali hanno fornito una descrizione edulcorata del progetto, mentre la gente raccontava dei propri figli ammalati di leucemia. Quella della Valle del Mela è una situazione non più procrastinabile. Serve una bonifica dell’intero territorio, deturpato da decenni di mala politica al servizio delle industrie, ed è necessario farla subito. Apprezziamo la disponibilità dell’assessore nell’ascoltare le esigenze dei territori e saremo pronti ad accompagnarla lungo le zone più deturpate dalle industrie»

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massimo
massimo
7 anni fa

Gentile ing. Franza, che il riciclo delle batterie sia un mercato in calo può essere un problema per i titolari di azioni ESI, per Lei insomma. Noi siamo titolari del territorio in questo frangente il nostro problema è l’ESI. E poi un consiglio: non cerchi di darsi un tono caritatevole mostrandosi publicamente a vendere le piante per finanziare la ricerca sul Cancro dell’AIRC

Lino
Lino
7 anni fa

L’interesse di pochi non può avvelenare un’intera popolazione. Questi sono senza un progetto in mano e senza le idee chiare che mirano solo ai soldi. Ci batteremo a qualunque costo e invitiamo le forze dell’Ordine ad appoggiare noi

Paolo
Paolo
7 anni fa
Reply to  Lino

nel territorio lo hanno fatto sempre e continuano a farlo. Adesso il territorio è talmente inquinato, checché ne dicano quei quattro gatti che ci lavorano, che la paura ha preso corpo.