Vietare l’accesso delle automobili nel Borgo di Milazzo. E’ la proposta che suggerisce l’ingegnere Stefano Trimboli, professionista ed operatore turistico cittadino che ha scritto a redazione@oggimilazzo.it. Ecco il testo integrale:

Gentile Direttore, mi è capitato la scorsa mattina di girare per lavoro tra le stradine del Borgo e di notare che c’era qualcosa di strano. Non capivo cos’era: un bel sole, pur essendo alla fine di ottobre, è normale a Milazzo; la mancanza di erbacce era piacevole ma lo avevo già visto in preparazione della festa del SS. Rosario.

Per puro caso, proprio in quel momento tra le stradine e le piazzette del Borgo non vi era nessuna auto parcheggiata. Ecco cos’era che mi faceva sembrare strani qui luoghi a me comunque familiari!

Che meraviglia il Borgo antico senza le auto!!!

Da ingegnere e da piccolo operatore turistico ho fatto delle considerazioni e ho il piacere ora di condividerle con lei.

Milazzo ha margini di crescita turistica incredibili ed il Borgo Antico è una risorsa infinita. Bisogna solo avere il coraggio di cambiare strategia!!!

Chiudiamo il Borgo alle auto.

Gli unici oppositori potrebbero essere i residenti proprio in quelle stradine (stimo essere al massimo una trentina di famiglie). Gli si spiegherebbe che è stata intrapresa una nuova strategia di sviluppo e che la comodità di parcheggiare proprio sotto la porta di casa in quelle stradine è terminata.

Parcheggeranno in qualche area adiacente e la fine di questo privilegio potrebbe comunque essere compensato con uno sconto di 100 Euro su una qualsiasi tassa comunale. La pillola per chi vive lì ed ha abitudini (no diritto) consolidate, apparirebbe decisamente meno amara. Costo per il comune 100 € x 30 famiglie = 3.000 Euro. Il transito momentaneo o in casi di necessità andrebbe regolato con istituzione di fasce orarie.

A questo punto, con le stradine chiuse alle auto, il Municipio offrirebbe uno sconto a chi effettua il cambio d’uso al piano terra a commerciale. Ci sono una moltitudine di casette e magazzini chiusi o abbandonati e normalmente per il cambio a commerciale si pagano 215 € al mq. (Neanche a Montecarlo).

Si regolamenterebbe la concessione del suolo pubblico con sconti a chi nel gestire quelle aree si impegna a mantenerle in ordine. In pochi anni si trasformerebbe il volto dell Borgo Antico.

E siccome quello è un centro storico abitato e con potenzialità ricettiva, come in tutte le città del mondo, si vieterebbe la musica a 300 decibel fino alle 4 del mattino. La discoteca, come era ai miei tempi, si fa alle Cupole, alle Terrazze, alla Tonnara e non in pieno centro. Salvi naturalmente gli eventi organizzati, una tantum o con date prestabilite nell’anno, per premiare comunque proprio quel gruppo di giovani e dj emergenti, che hanno in questi anni dimostrato di sapere ben lavorare.

Non ci vuole niente e a sentirci, noi non politici, siamo tutti d’accordo.

Avremmo in poco tempo creato un nuovo elemento di attrazione per il turismo internazionale proprio sotto il “Castello secondo in Europa per estensione”. Le casse comunali introiterebbero grandi somme di denaro con il suolo pubblico, i cambi d’uso (che oggi terrorizzano) e la tassa di soggiorno dei sempre più numerosi visitatori.

Ed i cittadini diverrebbero più ricchi perchè hotel, B&B, bar, ristoranti, pub, etc non guadagnano solo per i titolari ma, tra fornitori, dipendenti, manutentori, etc etc muovono l’economia di un paese.

Dimenticavo che le 30 famiglie inizialmente incazzate perchè non possono più parcheggiare all’ombra del muro millenario, in un paio d’anni vedrebbero aumentato a dismisura il valore economico della loro abitazione….e questo é solo il borgo sotto il Castello. Poi c’é il Castello…

Ing. Stefano Trimboli

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antonio
antonio
1 anno fa

basterebbe non rubare al prossimo per migliorare la qualità della vita, vero stefanuzzo?

enrico
enrico
8 anni fa

complimenti Stefano, finalmente un professionista serio che si fa avanti e con una buona proposta

ciccio
ciccio
8 anni fa

Idee buone, anche se da raffinare, a parte “La discoteca, come era ai miei tempi, si fa alle Cupole, alle Terrazze, alla Tonnara”… ma perchè, lì non ci sono residenti? Anche in quelle zone la densità abitativa è paragonabile a quella del Borgo. Non ci sono monumenti, ma ci sono persone… e credo che siano le persone a non dover essere disturbate dalla musica alta, non i monumenti.

Osservatore
Osservatore
8 anni fa

Nn mi piace il modello di movida che si sta creando, musica senza limiti e sporcizia, traffico parcheggio selvaggio, bottiglie bicchieri vomito urina cartacce ma poi con la tanto civiltà dei fruitori dove vogliamo arrivare? Sulla musica si deve limitare l’orario e controllare i decibel; Poi quanta evasione, scontrini zero.. ma chi controlla dove sta?

non rompete i c...con idee del cavolo
non rompete i c...con idee del cavolo
8 anni fa

Molte persone dimenticano che chi costruì castelli,schiavizzava il popolo affamandolo,quindi una gran quantità di guerre e distruzioni dei simboli del potere venivano proprio da chi era stanco di patire.Oggi invece osanniamo questi simboli di sofferenza,quasi che rappresentino un retaggio di gloria. Ma lasciamo che il tempo distrugga tutto e gioiamo del benessere e del futuro!Abbattiamolo subito!

Antonio
Antonio
8 anni fa

Mbare ma cchi spacchi you hai nta testa???