ULTIMA ORA. Taj Ali, ambulante di 34 anni originario del Bangladesh, sarebbe stato ucciso tra le 4 e le 5 di ieri mattina con due colpi di coltello nella parte destra del collo. A sancirlo l’autopsia disposta dalla procura di Barcellona ed, effettuata nel pomeriggio all’ospedale di Milazzo. Altri particolari sono coperti da segreto istruttorio e non sono stati divulgati per non compromettere le indagini. Il corpo è stato ritrovato all’alba di ieri dagli agenti del commissariato di polizia in via Rotolo, una scalinata che dalla Panoramica conduce ad una spiaggetta (luogo di incontri tra coppie), allertati da una telefonata. Gli inquirenti ritengono che nel giro di 48 ore la vicenda dovrebbe essere chiusa. In un primo momento si era pensato che fosse stato colpito con un oggetto contundente, ma, a quanto pare, la ferita sarebbe stata determinata dalla caduta.

Via Rotolo, il luogo del delitto

Nel corso della giornata sono stati sentiti connazionali e parenti, ricostruendo le ultime ore del trentaquattrenne residente a Palermo. Si è accertato, inoltre, che Ali era sposato ed era padre di due figli (in un primomomento si era detto fosse celibe). I moventi su cui si sta lavorando sono due: quello a sfondo sessuale (l’uomo è stato ritrovato nudo dalla cintola in giù), e quello di scontri per motivi economici tra venditori. Sul lungomare Garibaldi, infatti, anche ieri sera decine di ambulanti abusivi asiatici hanno popolato la Marina. Ali, secondo alcune testimonianze, intorno alle 1,30, come di consueto ha scambiato le monete incassate in serata in un bar, e poi si sarebbe diretto verso casa. Ma non vi è mai giunto. Le indagini stanno cercando di chiarire cosa sia avvenuto nel lasso di tempo tra quando ha lasciato la Marina e il ritrovamento del corpo. L’uomo era privo di un mezzo, come ha raggiunto la scalinata di Capo Milazzo? Lo ha fatto di sua volontà o è stato costretto? Quanti soldi aveva in tasca? Perchè era denudato? Si è trattato di un modo per depistare le indagini ritardando il riconoscimento dell’uomo? La foto che vedete è un documento esclusivo. E’ stata scattata poche ore dopo la morte di Taja Alì. Il cadavere è riverso dietro la scalinata. A terra vi sono ancora tracce di sangue rilevate dalla polizia scientifica. Da accertare se la scia di sangue sia stata determinata da qualcuno che ha tentatodi spostare il cadavere o dallo stesso uomo che ha tentato di scappare.