Da sinistra Giuseppe Morgana, Pietro Formica e Gianfranco Nastasi

Da sinistra Giuseppe Morgana, Pietro Formica e Gianfranco Nastasi

Quasi 5 mila biglietti staccati, 3 opere restaurate con le donazioni dei visitatori, 8 telecamere a vigilare sulle opere. Ma anche tante curiosità. Come “quelli che…è la mostra di Carmelo Pino e Dario Russo e non ci vado”, oppure, “quelli che…quanto costa il biglietto? 3 euro? Allora passo un’altra volta…” Domani verrà smontato l’allestimento della mostra “Tesori di Milazzo” aperta al Duomo antico del Castello dal 13 giugno all’11 ottobre. L’esposizione curata dall’associazione Siddharte e dall’esperto Giuseppe Morgana, voluta dall’ex assessore ai Beni Culturali Dario Russo e dall’amministrazione Pino (ma prorogato dall’assessore Salvo Presti), ha messo in risalto le opere a sfondo religioso più importanti di Milazzo custodite da Chiese, enti privati e dal Comune di Milazzo. Le opere saranno riconsegnate ai proprietari compreso il paliotto con la Fenice restaurato con i proveniti di una raccolta fondi promossa da Siddharte. L’associazione invece del solito comunicato di resoconto ha voluto mettere insieme numeri e curiosità che da soli raccontano i quattro mesi di esposizione. Un resoconto inedito e oltremodo autentico.

NUMERI

La restauratrice Monica Cannillo

La restauratrice Monica Cannillo

3 come le opere restaurate grazie al Fondo La Fenice; 4578 come i visitatori paganti dal 14 giugno all’11 ottobre; 15 come i componenti della congregazione di San Giuseppe che, dopo aver coadiuvato il trasporto dalla Chiesa al Castello, hanno avuto libero accesso per tutta la durata della mostra per stare vicini al Santo; 273 come le ore di lavoro di Monica Cannillo sul Velario e sul Paliotto; 24 come i componenti del Consiglio Comunale che hanno iniziato la visita alla mostra, guidati dalle curatrici; 8 come i componenti del Consiglio Comunale che sono arrivati alla fine del percorso e hanno lasciato traccia nel libro delle firme; 1500 come i metri quadrati del salotto della casa a Beverly Hills dove la moglie di Chazz Palminteri avrebbe voluto esibire il Velario; 8 come le telecamere che hanno ripreso giorno e notte ogni movimento all’interno del Duomo; 2 come i salvadanai che sono stati rotti all’interno della mostra; 55 come i metri quadrati del Velario Pasquale, il più grande d’Europa; 200 come i chilogrammi peso-forma di San Giuseppe, l’opera più pesante della mostra;

tesori di milazzo

tesori di milazzo

1.000.000 come il valore assicurativo delle opere di Mario Minniti; 3.500 come la spesa in euro sostenuta da Siddharte per il restauro delle opere; 16 come i volontari che si sono occupati della promozione e della gestione della mostra; 62 come le visite guidate effettuate da Francesca De Gaetano agli studenti delle scuole milazzesi; 232 come le righe della scheda di Franco Chillemi nel catalogo: la più lunga; 20 come gli studiosi e storici dell’arte autori delle schede storico/critiche del catalogo; 3 come le sedi distaccate della mostra: San Papino, San Francesco e Ns. Signora del Rosario; 7 come gli Enti prestatori delle opere esposte; 4 come le restauratrici professioniste che hanno coadiuvato la movimentazione delle opere; 14 come gli uomini del team di Giuseppe Floridia che hanno realizzato l’allestimento museale; 174 come i metri quadrati di pannellatura speciale necessari per l’esposizione delle opere; 300 come i chilogrammi del peso delle teche espositive per gli argenti; 31 come le opere pulite (su 46) da Rosaria Catania Cucchiara e dal suo team durante l’allestimento; 81576 come i centimetri quadrati de “La Madonna del Carmine dona lo scapolare a San Simone Stock”, l’opera più grande della mostra dopo il Velario; 430 come “l’età” della statua di San Giacomo, l’opera più antica della mostra; 20.000 come il valore assicurativo del Velario (prima del restauro); 100.000 come il valore attuale, in euro, del Velario; 0 come il valore del Paliotto prima che la Fenice risorgesse; 25.000 come il valore in euro del Paliotto oggi; 620, come le visite guidate gratuite (in italiano, inglese, francese e tedesco) messe a disposizione dall’associazione Siddharte; 0 come i fori praticati nelle pareti del Duomo antico per realizzare l’allestimento; 1.200 come le ore complessive di studio scientifico necessarie alla redazione del catalogo; 12 come le volte in cui Massimo Tricamo e Enzo Giuffrè sono venuti in visita alla mostra; 378 come gli articoli dedicati alla mostra su TV, radio, web, quotidiani, riviste; 124 come i giorni in cui Nino Pracanica è passato dalla mostra e ha raccontato una storia;

Carmelo Pino e Dario Russo

Carmelo Pino e Dario Russo

1.036 come i metri di cavo elettrico utilizzati per l’impianto di illuminazione a led; 12 come le coppie di sposi che hanno usato come “set” video-fotografico la mostra; 16 come le Biblioteche Nazionali alle quali è stata inviata copia del catalogo; 2 come le opere del FEC che tornano al Palazzo Municipale; 32 come i sopralluoghi effettuati da Virginia Buda e Stefania Lanuzza nelle Chiese di Milazzo; 15 come le volte in cui Emanuela Ravidà ha dovuto rifiutare emolumenti per le visite guidate e li ha fatti devolvere al salvadanaio della Fenice; 0 come il numero di atti vandalici e tentativi di furto; 0 come i danni arrecati alle opere durante tutte le operazioni; 4 come le riproduzioni che hanno sostituito sui rispettivi altari le opere originali esposte in mostra; 4 come i milazzesi che, dopo aver pagato un euro per l’ingresso ad una serata a tematica “sagra” al Castello, hanno preferito comprare 1 Kg di focaccia piuttosto che il biglietto d’ingresso (ridotto) alla mostra “sacra” sulle bellezze della loro città.; 10 come i cataloghi rovinati dalla pioggia entrata nella cripta del Duomo antico; 19 come le ammaccature della Croce processionale; 1204 come i commenti sul libro delle firme

E poi ci sono…

Quelli che…è la mostra di Carmelo Pino e Dario Russo e non ci vado

Quelli che…ora c’è Giovanni Formica e non ci vado

Quelli che…vogliono vedere solo il Duomo e non la mostra

Quelli che…poi me le vado a guardare nelle chiese, tanto sono di Milazzo…

Quelli che…già le conosco tutte

Quelli che…però manca San Francesco

Quelli che…posso entrare col cane?

Quelli che…a Roma abbiamo tante chiese non c’è bisogno che veda questa

Quelli che…tutte le domeniche facevano un’ora di guardia a San Giuseppe

Quelli che…venivano per fare le foto e poi si facevano le magliette

Quelli che…hanno un Minniti a casa

Quelli che…hanno gli altri Tesori (perduti) a casa

Quelli che…volevano il poster di San Giuseppe

Quelli che…fino a quando dura? Allora c’è tempo…

Quelli che…vogliono lasciare la mostra permanente e farne un museo

Quelli che…mi sembra di essere agli Uffizi

Quelli che…si fanno il segno della croce quando entrano

Quelli che…hanno chiesto se San Giuseppe era quello vero

Quelli che…ma queste opere sono in vendita?

Quelli che…per restaurare il Velario hanno speso tanti soldi e non ci sono nemmeno riusciti

Quelli che…la mostra è un fiore all’occhiello per la Città…si, ma quando se ne vanno?

Quelli che…quanto costa il biglietto? 3 euro? Allora passo un’altra volta…

Quelli che…-ho solo 2 € e 95…

-vabbè entri pure…

Quelli che…entra mia figlia minorenne che non paga così mi dice se ne vale la pena…

Quelli che…si sono rubati 7 cataloghi, 5 guide e 2 libri

Quelli che…una mostra del genere dovrebbe essere gratuita

Quelli che…pensano che la Nuestra Senora De Los Des Amparados è Pop Art del Seicento

Quelli che…il catalogo ha la copertina leggera

Quelli che…bello tutto…soprattutto la gabbia (fuori mostra)

Quelli che…posso dare solo un’occhiata?

Quelli che…sono venuti all’inaugurazione per non pagare il biglietto

Quelli che…si sono mangiati i fichi (buonissimi) del Castello

Quelli che…non ci volevano prestare le opere

Quelli che…ci hanno chiesto l’affitto per le opere

Quelli che…dovreste farle più spesso

Quelli che…si sono sentiti orgogliosi di essere Milazzesi

A tutti questi e a tutti gli altri…arrivederci alla prossima!