Il Gip del Tribunale per i minorenni di Messina su proposta della Procura, ha disposto la custodia cautelare  in comunità di due giovani accusati di avere incendiato una casa a Rometta lo scorso marzo (all’epoca dei fatti erano minorenni). I due diciottenni sono stati arrestati dagli uomini della Compagnia di Milazzo e trasferiti in due diverse comunità alloggio per minori. Il 4 marzo scorso una villetta di Corso della Libertà a Rometta, utilizzata esclusivamente nel periodo estivo, era stata data alle fiamme. Il proprietario, un 52 messinese residente a Padova, non presente all’atto dell’incendio, aveva solo potuto constatare con rabbia e dispiacere i gravi danni provocati dalle fiamme alla sua villetta sede delle vacanze in famiglia, tra le altre cose non coperta da assicurazione. Subito dopo l’intervento dei Vigili del fuoco che domarono le fiamme, i carabinieri della Stazione di Rometta Marea agli ordini del Maresciallo Aiutante Barbera si misero al lavoro per rintracciare i responsabili. Dopo un minuzioso sopralluogo con l’aiuto dei colleghi del nucleo rilievi della Compagnia di Milazzo, i Carabinieri ritrovarono alcune cicche di sigaretta parzialmente combuste. L’attività di indagine con l’ausilio di telecamere di video sorveglianza e la raccolta di testimonianze permetteva ai Carabinieri di ”stringere” il cerchio intorno a un gruppo di giovani all’epoca dei fatti minorenni. Dalle cicche repertate i Carabinieri del Ris di Messina riuscivano ad estrapolare due profili di Dna che confrontati con quelli dei due sospettati davano un riscontro definito dai carabinieri “schiacciante”. Si tratta di due 18enni, entrambi di Rometta, nonostante la giovane età già noti alle forze dell’ordine. L’incendio probabilmente è da considerarsi riconducibile a un atto vandalico o comunque a una bravata finita male.