Nell’aula consiliare del Comune è stato presentato il Piano straordinario di interventi sanitari nelle aree a rischio ambientale della Sicilia. La misura interessa tutti i Comuni del distretto socio-sanitario d27 (Milazzo- capofila , S.Filippo del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina , S. Lucia del Mela , S. Pier Niceto  ,  Spadafora ,  Torregrotta , Valdina , Venetico).
Ai lavori, introdotti dal saluto del presidente del Distretto, Nino Campo e dal sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, hanno partecipato tra gli altri il dott. Salvatore Scondotto, responsabile Dasoe Sicilia e il direttore sanitario dell’Asp, Domenico Sindoni.
Una iniziativa quella di oggi – ha sottolineato Sindoni – promossa a distanza di tempo dall’avvio dei lavori, una scelta voluta, perché abbiamo preferito spiegare quanto già è stato realizzato e come si sta procedendo sul territorio. L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione sulle aree a rischio, investendo le risorse messe a disposizioni dalla regione in interventi mirati di salute pubblica”.
Ad illustrare le linee di azione – insieme ai referenti del gruppo di lavoro dell’Asp coordinato dal dott. Giancarlo Quattrone – c’era il dirigente responsabile del Servizio 7 del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale della Salute: il dott. Salvatore Scondotto. È stato lui a descrivere in dettaglio le dieci linee di intervento su cui si sta agendo. Tra le prime vi è proprio la sorveglianza epidemiologica (descrittiva e analitica – linea 1 e 2) perché è dai dati e dall’incidenza che occorre partire per valutare l’entità dei problemi. Ambito di azione, questo, di cui è referente lo stesso servizio 7.
Dall’osservazione agli interventi; tutte le attività previste – ha ribadito il dott. Scondotto – sono di comprovata efficacia perché si rifanno a programmi già attivi a livello nazionale e regionale.
Le altre linee di intervento sono: 3) sorveglianza sanitaria in soggetti con valori anomali di biomarcatori, 4) promozione corretti stili di vita (contrasto a fumo alcol, cattiva alimentazione, sedentarietà); 5) screening per i tumori femminili e colon; 6) sorveglianza sanitaria rischio amianto e salute lavorativa; 7) razionalizzazione dell’offerta territoriale diagnostico assistenziale (ospedaliera, gestione integrata cronicità e consulenza genetica); 8) responsabilizzazione organi di sanità locali (ASP- funzione di coordinamento dipartimento di prevenzione e focal point); 9) comunicazione, trasparenza e partecipazione attiva comunità; 10) Controlli della catena alimentare.
In questi mesi di lavoro l’Asp ha già provveduto a pianificare accertamenti sanitari gratuiti per tutti i lavoratori ex Sacelit esposti ad amianto. Sono state potenziate le attività di screening oncologico, sia per il tumore della mammella dell’intero e del colon retto. In questo ambito l’Azienda ha anche allestito presso l’ospedale di Milazzo un ambulatorio dedicato in cui gli oncologi dell’ospedale S. Vincenzo, una volta alla settimana, visitano i pazienti direttamente in loco, evitando che debbano spostarsi a Taormina.