Nei giorni scorsi, in occasione di un incontro convocato in Sicindustria – in cui erano presenti il Direttore della Centrale A2A di San Filippo del Mela, le principali aziende dell’indotto e le Segreterie Provinciali di Fim, Fiom e Uilm – è stato formalizzato lo stato di grave crisi che, in assenza di massicci investimenti per la riconversione produttiva, porteranno rapidamente alla chiusura della Centrale Elettrica A2A e alla conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro.

L’esito, del resto, è stato già anticipato dal mancato rientro in impianto di tanti lavoratori precari impegnati nelle fermate straordinarie e dal calo di commesse evidenziato dalle aziende dell’indotto presenti all’incontro. Di fronte a questa situazione drammatica, i lavoratori metalmeccanici chiedono alla Prefettura di convocare tutte le parti interessate per definire un percorso di tutela sociale dei lavoratori impegnati nella centrale elettrica, alla Direzione di A2A di avanzare un vero piano industriale fatto di investimenti e transizione energetica e alle aziende appaltatrici di rispettare gli impegni relativamente alla stabilizzazione dei lavoratori del cd indotto storico.

Contestualmente, le Segreterie Provinciali di Fim, Fiom e Uilm hanno convocato per venerdì 19 aprile un’assemblea dei lavoratori in cui assumere le iniziative di lotta più adeguate contro l’ennesima umiliazione di un territorio che ha pagato un prezzo altissimo in termini ambientali e che adesso non può assistere anche a un disastro sociale e occupazionale