Fondachelli Fantina in lutto per la morte di Salvatore Pipitò l’operaio 72enne morto ieri pomeriggio a Milazzo. L’uomo è precipitato nella tromba delle scale di un palazzo in cui stava eseguendo lavori di ristrutturazione. Una notizia che ieri ha scosso anche tutta la città di Milazzo che è piombata in un silenzio assordante. Si tratta dell’ennesima morte bianca. Salvatore è deceduto sul colpo. Con un tonfo. Assordante. Come il silenzio che ha provocato la sua morte. Stava lavorando nella ditta edile del figlio (impresa del comprensorio) all’interno di un palazzo di via Giorgio Rizzo, in pieno centro cittadino.

Adesso si indaga sulle norme in materia di sicurezza sul lavoro del cantiere. Ad intervenire, insieme a due ambulanze del 118, sono stati i Carabinieri della Compagnia di Milazzo guidata da Andrea Maria Ortolani, che dopo aver effettuato i rilievi del caso e ascoltato le testimonianze hanno posto sotto sequestro il cantiere.

Secondo una prima ricostruzione Salvatore Pipitò sarebbe caduto dalla tromba delle scale che conducono ai vari piani del palazzo. Un volo di nove metri violentissimo che non ha lasciato scampo all’uomo, morto sotto gli occhi increduli dei colleghi e del figlio con cui lavorava nella ditta. Sono stati loro che hanno fatto scattare l’allarme insieme ai vicini.  Ma i sanitari del 118 non hanno potuto che constatare il decesso.

C’è da capire se Salvatore Pipitò abbia avuto un malore oppure sia, per un qualsiasi motivo, caduto. Aspetti che verranno chiariti dalle indagini.

Salvatore era una persona molto riservata, dedito al lavoro e alla famiglia. Marito, padre di due figli, nonno di quattro nipoti. Salvatore continuava a fare qualche lavoro, nonostante l’età, per aiutare la famiglia. Ha sempre fatto lavorato come operaio. E lavorando è morto.

Intanto sulla questione è intervenuta la La Cisl di Messina e la Filca Cisl, con i segretari generali Antonino Alibrandi e Nino Botta, che hanno espresso vicinanza alla famiglia del 72enne. «È già una tragedia la morte di un lavoratore – sostengono Alibrandi e Botta – ma lo diventa di più quando a perdere la vita è un uomo di 72 anni che a quell’età è costretto a salire ancora su una impalcatura di un cantiere. È un tema, questo, che deve essere affrontato a 360 gradi perchè è l’ennesimo lavoratore che perde la vita in un cantiere privato».

La Cisl e la Filca chiedono che vengano rafforzati ancora di più i controlli in questo settore, anche attraverso l’utilizzo degli agenti della polizia locale dei comuni. «Porteremo – concludono – questa ennesima disgrazia sul lavoro a Roma, alla manifestazione nazionale sulla sicurezza dei delegati della Cisl, che si terrà sabato prossimo per dare una concreta testimonianza di cosa accade ancora oggi nel mondo del lavoro».

Una nota è arrivata anche dal direttivo dell’Associazione “Milazzo  per Sud chiama Nord”: «L’ennesima morte assurda e che doveva e poteva essere evitata. In un Paese normale a 75 anni si dovrebbe già essere in pensione o dispensati da attività pericolose ed usuranti. È di questi giorni il gravissimo incidente della Centrale idroelettrica di Suviana, una strage tremenda che ripropone il tema del rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il rispetto dei contratti nazionali e dei subappalti senza regole. Ci sono controlli carenti o inesistenti da parte degli organismi competenti e ci sono logiche di profitto irrispettose della vita e tutela dei lavoratori anche nel nostro territorio. Nell’esprimere il cordoglio e le condoglianze alla famiglia del lavoratore, chiediamo con forza alle Istituzioni locali (Regione, Comune, Prefettura) e alle Organizzazioni Sindacali e datoriali di attivarsi concretamente per l’apertura di un tavolo di confronto che porti alla sottoscrizione di un nuovo protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro».

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Antonio
Antonio
1 mese fa

A 72 anni le persone devono stare a casa anche se percepiscono una pensione minima. Per me incomprensibile il fatto che una persona,peggio se familiare, in età avanzata collabori in lavoro altamente a rischio. Invece a 80 anni si dovrebbe consegnare la patente.

Franco Fabiano
Franco Fabiano
1 mese fa

Che i sindacati intervengano su questa tragedia, ci sta! Ma che lo faccia un partito politico come sud chiama nord, al solo scopo di sciacallaggio elettorale…

Francesco
Francesco
1 mese fa

La vera tragedia in tutto ciò è che un signore di 72 anni debba ancora lavorare per poter campare… ITALIA zimbello mondiale….paese da VOMITO

Gaetano
Gaetano
1 mese fa

Dobbiamo dire grazie a questi politici che xi costringono ancora a questa età di lavorare

ettore
ettore
1 mese fa
Reply to  Gaetano

tanto a lor signori bastano pochi anni di camera o senato per andare in pensione e ricevere un sostanzioso bonifico mensile,si riempiono la bocca di belle parole davanti alle telecamere,ma delle persone comuni se ne sbattono altamente