Otto anni fa, il 20 febbraio del 2016, i volontari dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla sono scesi in strada in centinaia dopo che un incendio doloso (12 gennaio) aveva devastato il lido Open Sea di Milazzo dell’Aism. Delegazioni provenienti da tutta la Sicilia per ribadire la volontà di non arrendersi.

«Da allora non ci siamo fermati per riuscire a dare ancora una volta la piena inclusione e il diritto alla vacanza – spiega Angelo La Via, consigliere nazionale di Aism. Oggi le Istituzioni non sono più al nostro fianco e le parole di impegno di quel giorno risuonano lontane.

In questi anni l’Aism Sicilia ha organizzato delle raccolte fondi per riuscire a avere le somme necessarie per la ricostruzione.
«Con il nostro progetto pilota a livello nazionale “Mare Aperto” – continua La Via – dal 2002 abbiamo realizzato il lido Open Sea, riuscendo ad essere i primi in Sicilia a fare Turismo accessibile e sostenibile e a garantire il diritto alla vacanza a tutti. Questo progetto è stato mandato in fumo una notte di gennaio, non sappiamo da chi e perchè. Ma non abbiamo mai smesso di lottare, come le persone con sclerosi multipla che lottano ogni giorno contro una patologia cronica e progressivamente invalidante».

Quel giorno di febbraio di otto anni fa a Milazzo erano presenti le istituzioni che però negli ultimi anni sembra abbiano rallentato la rinascita della struttura. «Dalla Regione si attendono novità importanti per potere finalmente procedere con il progetto esecutivo del nuovo lido. Ma è necessario velocizzare perchè il rischio è che sia troppo tardi».

«Auspico – aggiunge Emanuele La Via, vicepresidente provinciale e responsabile Gruppo Operativo Milazzo – un coinvolgimento attivo e determinato delle istituzioni e un impegno attento e concreto nella ricostruzione di un lido che è punto di riferimento da sempre per tutta la Nazione».