Per avere investito tra piazza Caio Duilio e via Piraino con la sua Ford Fiesta una ex compagna di scuola e una sua amica a bordo di uno scooter nel centro di Milazzo era stato giudicato colpevole già in primo grado di tentato omicidio aggravato. La Cassazione ha invece annullato tutto e rinviato di nuovo in Corte d’Appello. Una sentenza inaspettata.

I giudici della suprema corte hanno annullato la sentenza di condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione nei confronti di Francesco Di Maio, 20 anni, di Spadafora.

L’episodio è avvenuto a Milazzo la notte del 28 giugno 2021 intorno all’1,30. L’imputato – così come ricostruito dalle indagini – dopo avere trascorso la serata in un locale notturno della Città del Capo, a bordo della sua auto, una Ford Fiesta, «compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di una sua ex compagna di scuola e di una sua amica, che transitavano a bordo di un ciclomotore Aprilia Scarabeo, dal momento che dopo aver atteso il loro passaggio in piazza Caio Duilio, il giovane con la sua auto accelerava e, deviando il normale percorso, puntava verso di loro travolgendole».

A notte fonda, infatti, avrebbe atteso che la sua ex compagna di classe che non corrispondeva i suoi sentimenti passasse con lo scooter dalla centralissima piazza Caio Duilio per travolgerla con l’automobile. Con la grave accusa di tentato omicidio il giovane era già stato condannato dal Tribunale di Barcellona  a 6 anni e 8 mesi di reclusione, pena più alta da quella richiesta dal pubblico ministero De Marco.

Prima dello scellerato atto il ragazzo avrebbe tentato di avere un approccio con l’ex compagna di scuola della quale, a quanto pare, si sarebbe invaghito. La ragazza aveva respinto il giovane, e lui avrebbe reagito con un insulto. Da quel momento sarebbe scattato il proposito di vendetta.