L’Istituto professionale Agrario di Milazzo diretto da Cettina Ginebri, sede associata dell’IIS Ferrari di Barcellona Pozzo di Gotto, oggi per sensibilizzare la popolazione sull’importanza che rappresenta la giornata mondiale dell’albero, ha donato al Comune di Milazzo un albero di Giuda. Una delegazione di alunni e di docenti della scuola ha provveduto alla messa a dimora dell’albero alla presenza dell’assessore Maurizio Capone e ai giardinieri comunali.

L’ALBERO DI GIUDA. Chiamato anche Siliquastro, il suo nome botanico è Cercis siliquastrum è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) e al genere Cercis. Si tratta di un arbusto con caratteristiche tipiche delle piante perenni da giardino dal grande valore ornamentale dal portamento molto elegante e gentile, resiste bene alla siccità e predilige i terreni calcarei e le esposizioni in pieno sole. La sua adattabilità lo rende un albero perfetto per le città, i giardini e i parchi anche perché ha bisogno di pochissime cure ed è estremamente resistente all’inquinamento atmosferico.

PERCHE’ SI CHIAMA ALBERO DI GIUDA. L’etimologia del termine deriva dal greco kerkís, che significa letteralmente navicella, e dal latino siliqua, cioè baccello. Il riferimento è alla tipica forma oblunga dei frutti. Nella tradizione cristiana, il nome di questo albero è legato alla credenza medievale creata per spiegare la curiosa fioritura sulla corteccia, nuda, che fa capolino ancor prima che le foglie appaiano sui rami. La leggenda narra che sotto questo albero Giuda diede il famigerato bacio del tradimento a Gesù. Poco dopo, travolto da un inconsolabile rimorso, l’apostolo vi si impiccò.

Al di là delle leggende, il nome di questa pianta potrebbe essere legato alla sua regione di provenienza, la Giudea, vale a dire l’attuale Palestina. Dunque, albero di Giudea e non di Giuda, come erroneamente si pensa. La storpiatura potrebbe essere frutto di un banale errore di trasposizione.