E’ arrivata! Era il 13 giugno, un calmo primo pomeriggio di un giorno di inizio estate, io a casa affaccendata, sistemavo con le mani le mie tazze e con la mente ancora scorrevo i recenti ricordi del convegno di pochi giorni prima: le dottoresse, la formazione, le emozioni, i racconti, i sorrisi, gli impegni, le idee, i propositi….. è in questo momento, su questa storia, che un messaggio del dottor Sasha Agati mi sorprende, parla di una bambina, affetta da una grave patologia cardiaca, ha bisogno di un intervento cardiochirurgico altrimenti non vivrà a lungo, lui può operarla, può salvarla, se la bambina potesse arrivare in ospedale a Taormina. Sasha: “Buon pomeriggio, ci hanno contattato per questa bambina… possiamo fare una raccolta fondi per farla operare in Italia? Carmen: “Ok. Dove si trova la bambina”?

E’ cosi che entro 24 ore, centinaia di persone ricevono e inoltrano un messaggio che racconta di Mabroukah, una bambina di 11 anni che vive in Libia. Le donazioni iniziano ad arrivare, all’inizio l’obiettivo di 20.000 euro sembra così lontano, ci siamo dati un mese di tempo: amici, conoscenti, sconosciuti, associazioni, si mobilitano, in 12 giorni la raccolta fondi raggiunge circa 15.000 euro, più velocemente del previsto, manca poco…. ancora 5.000 che, euro dopo euro, si aggiungono alla raccolta…. il 2 agosto invio tutta la documentazione al consolato italiano a Benghazi, tiro un sospiro di sollievo, ce l’abbiamo fatta, attendiamo il rilascio del Visto e tra pochi giorni la bambina sarà qui…. è una bella sensazione ma, dura solo poche ore, quella stessa sera ricevo una telefonata: “Mabroukah ha avuto un malore improvviso, si deve intervenire d’urgenza, non può viaggiare fin qui e non può aspettare, viene portata a Tripoli, un medico tenterà di salvarla”. Sopravviverà?

Reagisco bene, è una di quelle situazioni in cui non puoi fare altro che prenderne atto, e sperare, in cui vedi l’ordine delle cose, e in quest’ordine non sei Dio, e Lui, Dio, prepara le strade, soprattutto quando non ce ne rendiamo conto. Vado a dormire, non chiudo occhio, alle 6 sto già passeggiando sul lungomare dietro casa, sono meno filosofica e meno ottimista della sera prima…. ma, ricevo un messaggio di Agati, “c’è un’altra bambina che attende, visto che siamo pronti, portiamo lei, senza perdere tempo”. E così, in silenzio, mentre non perdo il pensiero per Mabroukah della quale ricevo informazioni che lasciano sperare, mi attivo e inizio una nuova corsa, rifaccio tutto e preparo tutta la nuova documentazione, pochi minuti prima della mezzanotte, poco più di 24 ore dalla notizia del malore di Mabroukah, abbiamo avviato la procedura per Selim, una piccola bimba di meno di tre anni, un’altra corsa contro il tempo….

Selim il 2 settembre 2023, è arrivata in Italia, a Taormina, con i suoi genitori. Le cure del dottor Agati e del suo straordinario team le cambieranno la vita. Mabroukah continuiamo a seguirla, e vedremo. Grazie Dio! Grazie Sasha! Grazie Matilda! Grazie a tutti! E a presto, perché questa storia non termina qui!

CARMEN FALLETTA, Presidente Matumaini Speranza onlus