CONCORSO OGGI MILAZZO IN CLASSE / ITET LEONARDO DA VINCI Non passa giorno senza che sui giornali si leggano articoli che parlano di gravi episodi di violenza e di teppismo negli stadi. Per capirne di più abbiamo intervistato Fabio Milazzo, docente di sostegno all’Itet “Leonardo da Vinci ”di Milazzo, che svolge anche l’attività di Ricercatore all’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Cuneo, dove è responsabile del Centro Studi per la Storia della Devianza, del Crimine e della Marginalità e del progetto di ricerca “La Devianza in Italia dall’Unità al Fascismo”.

Professor Milazzo, oltre all’importante lavoro di docente di sostegno del “Leonardo da Vinci”, lei è anche un ricercatore universitario: ci vuole parlare del suo campo di studi?

Sì. Tra i miei interessi c’è quello di occuparmi di storia contemporanea, con particolare riguardo alla storia della marginalità e della devianza, una storia che riguarda gli “ultimi”, gli emarginati della società. Da qui il mio lavoro si è concentrato sulla psichiatria e sull’internamento manicomiale, con particolare riferimento al motivo per il quale venivano internate le persone considerate ai margini della società (come ad esempio le donne infanticide).
E’ vero che si è occupato dei traumi che hanno subito i soldati in guerra?
E’ vero, ho fatto degli studi riguardo ai soldati che hanno partecipato alla guerra di Libia, e, in seguito, alla Prima Guerra Mondiale. Le ricerche sono state pubblicate con i seguenti titoli: “Deserti della mente. Psichiatria e combattenti nella guerra di Libia 1911-1912” (Le Monnier 2019) e “Una guerra di nervi. Soldati e medici nel manicomio di Racconigi 1909-1919” (Pacini 2020). Le ricerche sono confluite anche in volume dal titolo “Guerra e
Scienze della mente in Italia nella prima metà del Novecento” a cura di Dario de Santis.
Ma lei si è occupato anche di fenomeni come il tifo calcistico, vero?
Sì. Ultimamente mi sono concentrato sul fenomeno del tifo violento negli stadi italiani. Nel 2022, ho pubblicato un libro dal titolo “Il Tifo violento in Italia”. Teppismo calcistico e ordine pubblico negli stadi (1947-2020), edito da Franco Angeli.
Ci vuole parlare di questo libro?
Sì, “Il Tifo violento” è un libro che fa il punto sul teppismo calcistico analizzato anche sotto il profilo storico, a partire dagli avvenimenti più recenti. In sostanza il libro indaga come le violenze abbiano accompagnato il calcio fin dalle origini. Oggi, complice l’interesse mediatico, il calcio ha
cambiato tipologia di violenze, che assumono quasi una veste rituale in cui gruppi di tifosi avversari impongono con violenza la loro supremazia. Nel campo legislativo, la legge, tardiva e emergenziale, spesso non riesce a contenere queste manifestazioni.
Ha in previsione altre pubblicazioni?
Sto lavorando a delle ricerche storiche sull’Ospedale Psichiatrico L. Mandalari di Messina, sull’OPG di Barcellona Pozzo di Gotto, sulla diffusione dell’epidemia di Spagnola in Sicilia e sulla devianza minorile tra Otto e Novecento.

Giovanna Mollica, Martina Isaya III C  Turismo

ITET Leonardo Da Vinci