Verrà presentato domani, giovedì 9 marzo, il libro “Le donne Dell’Acquasanta” (Rizzoli Editore) di Francesca Maccani. L’incontro, organizzato dalla Fidapa sezione di Milazzo con il patrocinio del Comune di Milazzo, è in programma alle 18.30 nella Biblioteca Comunale di “Palazzo D’Amico”. Dopo i  saluti dell’assessore ai Beni Culturali Lucia Scolaro l’autrice, verrà introdotta da Mariella Morabito presidente Fidapa Bpw sezione di Milazzo. Modera Angelica Furnari della Mondadori Bookstore di Milazzo e vicepresidente della Fidapa.

«Nella settimana della festa della donna – dice Angelica Furnari – parleremo di “una storia palermitana”, ma forse una storia globale, dove la vita delle donne, meridionali, lavoratrici, di fine ottocento si incastrerà con la lotta sindacale di cui molti non eravamo a conoscenza primma di questo libro».

Per l’autrice trentina che vive a Palermo e insegna Lettere alla scuola secondaria sono in calendario anche due incontri con gli studenti all’istituto Majorana di Milazzo e al Copernico di Barcellona Pozzo di Gotto.

LA TRAMA. Palermo, 1897. Lavorano in coppia, in sincrono perfetto, Franca e Rosa: le dita sottili ed esperte arrotolano foglie di tabacco da mattina a sera. Amiche da sempre, le due ragazze sono cresciute insieme in un borgo di pescatori spalmato ai lembi della città, accanto alla Manifattura Tabacchi dell’Acquasanta. Diverse come il sole e la luna, impetuosa Franca e timida Rosa, respirano tutto il giorno l’aria greve della fabbrica, sotto lo sguardo predatorio dei padroni. Anche fuori da lì, il mondo delle sigaraie è governato dagli uomini – mariti, padri, fratelli: il lusso delle ville del centro lo possono solo sognare, e se lo conoscono, è perché si sono vendute ai signori che le abitano per arrotondare la misera paga da tabacchine. Perderla è impensabile, e per questo le madri sono costrette a tenersi i figli neonati legati dietro la schiena, mentre faticano chine sui sigari.

Ma all’ennesimo sopruso, Franca decide che è ora di alzare la testa e lottare per un diritto che alle femmine sembra negato: la dignità. Così, insieme a Rosa e Salvo, un sindacalista che ha il suo stesso spirito indomito e appassionato, combatterà per aprire un baliatico all’interno della Manifattura, uno dei primi asili per i figli delle lavoranti in una fabbrica nel Regno. E scoprirà il prezzo da pagare per difendere le proprie idee e il proprio amore. Una storia vera, di riscatto e amicizia, che illumina una battaglia pionieristica e ancora sconosciuta, sullo sfondo di una Palermo che non finisce mai di incantarci.

Francesca Maccani, trentina di origine, vive a Palermo e insegna Lettere alla scuola secondaria. Nel 2018 vince il premio Donna del Mediterraneo con La cattiva scuola, scritto a quattro mani con Stefania Auci. Esordisce nella narrativa con Fiori senza destino (2019), finalista al premio Berto. È autrice di racconti per numerose riviste cartacee e on line.