La Fidapa sezione di Milazzo, in collaborazione con la sezione di Venetico presieduta da Rosalba Rantucci, con la presentazione del libro Orgoglio Siciliano di Nuccio Carrara nel salone di piano nobile di Palazzo D’Amico è stata protagonista di un evento di riflessione e formazione a carattere storico politico. La presidente Mariella Morabito presenta Orgoglio Siciliano, come un viaggio nella Storia e nella Cultura Siciliana, visto attraverso le lenti dello Statuto siciliano dalla sua nascita alla incongruenza delle sue applicazioni. Il convegno si è svolto in un clima di colloquiale amicizia con la premessa di Angelica Furnari che ha auspicato che il libro possa essere posto nella Biblioteca di ogni famiglia siciliana accanto alla Bibbia poiché rappresenta, senza retorica, un “corollario della Sicilianità e della Storia della Sicilia”. A presentare la struttura del libro è l’autore Nuccio Carrara, laureato in lettere classiche, già deputato e sottosegretario alle riforme istituzionali, attualmente collabora con l’Accademia nazionale della Politica, ed è editorialista del quotidiano online Il Sud24.it.

«Il libro – rivela l’autore – consta di tre parti: la prima parte a carattere storico, la seconda dedicata ai contributi di illustri autori che hanno collaborato alla stesura e la terza è la parte dell’Immaginario siciliano, del desiderio dei Siciliani di come vorremmo che fosse questa meravigliosa Terra». Chiare e pregnanti le parole dell’autore nel delineare il glorioso passato storico della Sicilia che fu un vero e proprio Impero, amare e timorose le constatazioni del momento contemporaneo in cui si discute di “autonomia differenziata».

Nel libro è inserito il saggio “Siciliani ma non Ateniesi” di Rino Nania, avvocato iscritto al Foro di Barcellona Pozzo di Gotto, poliedrico nelle sue competenze giuridiche e appassionato di Diritto amministrativo. Con l’avvocato Nania ha dialogato la collega Past presidente Natascia Fazzeri, riflettendo sull’immensa ricchezza culturale dei Siciliani e chiede come mai ci ritroviamo in una condizione obiettiva di grande criticità e se nel testo e nel suo saggio i lettori possano trovare una risposta.

«Il testo – dice l’avvocato Nania – è  “prismatico” che analogamente al prisma ottico, scompone nei vari aspetti la fisionomia della Sicilia, una terra stratificata, grazie alle diverse culture penetrate e assimilate, e lo Statuto siciliano, anticipatore della Costituzione italiana, presenta i prodromi della Nazione; il testo ci aiuta a riflettere, grazie anche ai contributi apportati da personalità di spicco appartenenti al mondo dell’arte, della cultura, della giustizia, della religione, come Rita Cedrini, Massimo Costa, Franz Riccobono, per citarne alcuni, che danno un quadro interessante della storia e della vita della nostra terra, su come la Sicilia sia stata depredata di industrie e di intelligenze poiché lontana dal centro Europa, fulcro di ogni decisione e cambiamento».

Nuccio Carrara spiega come dalla nascita dello Statuto avvenuta nel 1946, ci siano stati eventi storici che hanno segnato la rovinosa discesa della nostra isola, come le Primavere arabe e la guerra in Libia, argomentando anche il Sistema monetario gestito dalle Banche, non dallo Stato in cui la Sicilia non avrà mai il ruolo previsto nello Statuto. Dal dialogo tra i relatori, Natascia Fazzeri, Angelica Furnari e molti del pubblico, è scaturito un confronto dialettico ricco di senso critico e gli stessi contributi del libro, di orientamenti politici diversi, hanno confermato la vasta cultura propria dei siciliani che nutrono un obiettivo comune: capire come riportare la Sicilia all’antica gloria, riportare le intelligenze sparse nel mondo per restituire alla Sicilia la sua grandezza, la sua autonomia. Rino Nania ad Angelica Furnari che chiede come non restare sudditi, risponde riponendo le sue speranze nella forza del Corpo Giuridico, nel Parlamento regionale, per trovare nel sistema normativo una dimensione responsabile con le giuste competenze. Citando il filosofo Julius Evola, Nuccio Carrara dice “Bisogna creare un clima collettivo per raggiungere l’obiettivo” per costruire l’Immaginario Siciliano.

A conclusione dell’evento la Vicepresidente della FIDAPA Distretto Sicilia Letizia Bonanno ha colto la fondamentale importanza dell’opera in un momento di criticità identitaria non solo della Sicilia, ma dell’Italia, da proporne un seminario nelle Scuole e nel territorio, per stimolare la formazione della coscienza politica, carente nei giovani e anche negli adulti. Infine, l’assessore Alesci ha ringraziato la Fidapa di Milazzo per il costante contributo culturale che da alla città e al territorio promuovendo la lettura, grazie anche all’attività della vice presidente Angelica Furnari.