Il consigliere comunale Antonio Amato (FOTO OGGI MILAZZO)

La prima mossa l’ha fatta il consigliere comunale Antonino Amato, eletto nella lista “Italiano Sindaco” che ha lasciato il gruppo che fa capo a Lorenzo Italiano e di aderire al Gruppo Misto. In realtà dalla prossima settimana, archiviate le feste, a palazzo dell’Aquila si registreranno non pochi movimenti politici. Il sindaco Pippo Midili, su richiesta di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, aprirà una verifica di metà mandato e cercherà di riassettare la maggioranza anche in vista di un secondo mandato. Una verifica che potrebbe portare ad alcuni cambi in giunta. Midili, a dire il vero, vorrebbe mantenere lo status quo per evitare di toccare tessere di un puzzle che in questo momento incastrano a perfezione. Ha una giunta “minimalista”, priva di qualsiasi “sussulto”, pronta ad avallare tutte le richieste politiche del primo cittadino che sembra fidarsi solo dell’assessore Santi Romagnolo, dominus del Terzo piano. In maggioranza, però, qualcuno scalpita e formalmente bisognerà aprire un confronto.

TUTTI FRATELLI….D’ITALIA. La prova del nove sarà il passaggio dei consiglieri vicini al deputato Pino Galluzzo in Fratelli d’Italia. Attualmente sono divisi in varie liste civiche. Si tratta di Mario Sindoni, Alessia Pellegrino, Maria Magliarditi, Rosario Piraino (Diventerà Bellissima), Massimo Bagli, Sebastiana Bambaci (“Innamorati della mia città”), che si aggiungono a Nino Italiano e Franco Russo che ufficialmente rappresentano il partito di Giorgia Meloni essendo vicini all’assessore regionale Elvira Amata.

GLI ASSESSORI CHE RISCHIANO. A tremare è la poltrona di Francesco Alesci (Beni Culturali) sostenuto in aula da Magliarditi e Piraino. Magliarditi non avrebbe intenzione di aderire a Fratelli d’Italia e Piraino non ha mai nascosto di desiderare un avvicendamento. Massimo Bagli, invece, non nasconde mal di pancia, e vorrebbe discutere sul proseguo di Roberto Mellina che attualmente è sostenuto da lui e Bambaci. Da quello che risulta ad Oggi Milazzo, però, sia Mellina che l’altro rappresentante di coalizione, Pasquale Impellizzeri (Servizi Sociali), rischierebbero poco o niente.

In Forza Italia, invece, Santino Saraò, non nasconde di volersi confrontare con un ruolo più operativo di quello del semplice consigliere comunale. A farne le spese potrebbe essere Maurizio Capone (Sviluppo economico) che però si è dimesso da consigliere per fare subentrare il primo dei non eletti, Peppe Stagno, ed è stato nominato in giunta con la promessa di rimanere per tutto il mandato.

 ITALIANO POCO…AMATO. Di certo il sindaco Midili non deve temere una opposizione sempre più sfaldata e priva di un leader.   Antonino Amato spiega così la sua fuoriuscita dalla lista “Italiano sindaco”. «Una decisione – afferma – che scaturisce dalla diversità di vedute su alcune prese di posizione assunte dal gruppo in questi mesi. Nessuna polemica, ma solo l’esigenza di poter svolgere il mandato assegnatomi dai cittadini in maniera costruttiva privilegiando l’interesse di Milazzo. Ringrazio il capogruppo Lorenzo Italiano per la stima e la fiducia avuta nei miei confronti e per avermi dato la possibilità di essere presente alla competizione elettorale e di raggiungere il ruolo di consiglio comunale. Assicuro il massimo impegno, sempre con senso di responsabilità e continuerò ad essere la “voce” dei cittadini in Aula, cercando di rappresentarli nel miglior modo possibile».

ADDIO LEGA. Problemi anche per la Lega. Dopo l’abbandono di Alessio Andaloro transitato al gruppo misto ma ritenuto vicino alle posizioni di Lorenzo Italiano, anche Damiano Maisano, candidato a sindaco per il partito di Salvini alle amministrative del 2020 starebbe guardando altrove.

DIETRO LE QUINTE. La Lega di Matteo Salvini perde pure Antonio Catalfamo, già deputato regionale. Domani alle 12 si terrà una conferenza stampa al comune di Barcellona in cui Catalfamo ufficializzerà l’adesone a Forza Italia. Sarà presente pure l’onorevole Tommaso Calderone.                                                                                    

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Formicaio
Formicaio
1 anno fa

Questi assessori non minore si siano distinti per aver dato un contributo a questa città mortificata umiliata e degradata. Sarebbero da cestinare tutti insieme ad esperti nominati anche a pagamento. Una vera distruzione per una città che non merita di essere trattata così. Andate a casa in massa.!

Milazzo
Milazzo
1 anno fa

Altro giro altra corsa.unico obiettivo riempirsi le tasche con lo stipendio .continuiamo con gli sprechi e le spese inutili.e intanto sempre più persone non arrivano a fine mese. Ma a loro interessa solo la poltrona. andate a lavorare .

Peppe
Peppe
1 anno fa

Viene il mal di stomaco a vedere tutti sti cambi di casacca indice del “nulla” ideologico che li contraddistingue. Salgono e scendono dal carro del momentaneo vincitore scappano dalla lega come topi per salire sulla Meloni. Altro giro altra lunghissima corsa…

Faccilodda
Faccilodda
1 anno fa

per l’assessore nominato nell’articolo ormai… ci sono i gg contati… quando Pino da Palermo… bussa… tutti sull’attenti ad obbedire…
come scritto nell’articolo tutti fratelli d’italia, tutti “amata” tutti “ringalluzziti”…
Mi raccomando a marito e moglie… sempre sugli scudi…

Giovannino
Giovannino
1 anno fa

Ma l’assessore donna alla viabilità resta saldamente al suo posto nonostante le multe a migliaia elevate al semaforo dell’asse viario? Strano che non abbia responsabilità. O non ha voce in capitolo?