Le ambulanza del 118 e il servizio di Neuropsichiatria infantile al posto della storica Scuola di Infanzia Walt Disney in via Impallomeni. Al comune di Milazzo vige il massimo riserbo sulla questione ma l’accordo tra l’amministrazione Midili e l’azienda sanitaria provinciale sembra cosa fatta. Al punto che i genitori dei 35 piccoli alunni sono in allarme ed hanno consegnato la propria amarezza in una lettera protocollata al municipio stamani. 

«Questa lettera ha soltanto lo scopo di rendere partecipe la Comunità Cittadina della chiusura di una scuola in atto regolarmente operante e frequentata da circa 35 bambini – scrivono –  Pensiamo che la sconfitta non stia nel perdere la battaglia in una questione meramente amministrativa fra Enti: la vera sconfitta sta nel chiudere una scuola. Visto il momento storico caratterizzato anche da un Piano Nazionale di Resilienza ci saremmo aspettati il reintegro dell’Asilo Nido Comunale al centro della città e conseguente ristrutturazione dei locali sia della Scuola Walt Disney che dei locali dell’Asilo Nido sito in San Pietro ed eventuale trasferimento del 118 in zona decentrata, meno subordinata al traffico cittadino e più vicina al Presidio Ospedaliero».

L’accordo tra il comune e l’Asp nasce dal cattivo stato in cui si trovano i locali di Vaccarella che ospitano il servizio di Neuropsichiatria infantile, il Sert (servizio che cura le dipendenze) e la Salute mentale. I primi due servizi sono stati trasferiti nelle scorse ore nei locali di Giammoro sottraendo non solo a Milazzo gli ennesimi uffici pubblici ma danneggiando anche gli utenti eoliani che potevano raggiungerli dal terminal aliscafi anche a piedi.

Il sindaco Midili – sentendo odore di polemiche – per il momento sull’argomento glissa, demanda ad ipotetiche decisioni agli uffici (come se la scelta politica di sottrarre un immobile ad una scuola non lo decidesse l’amministrazione), ma commenta anche che «700 metri quadrati per ospitare 30 bambini sono eccessivi». Midili prima di firmare l’accordo con l’Asp avrebbe voluto la certezza che venisse trasferito anche il 118, una sorta di rivincita dopo il trasferimento a San Filippo del Mela. Ma siamo sicuri che – se fosse realmente così – trasferire le ambulanze nel centro della città, specialmente nelle ore di punta o in piena estate, sia la soluzione migliore nell’ottica di un servizio veloce ed efficace che deve servire anche i comuni limitrofi?