Delfina Guidaldi

Due appuntamenti al Liceo Artistico “R. Guttuso” per il progetto “Lettura Creativa” in occasione del progetto nazionale “Libriamoci”. Ieri l’istituto milazzese ha ospitato Salvatore Amato, medico, attore e regista per passione da molti anni. Il dirigente scolastico Delfina Guidaldi, ha inaugurato le sessioni di lettura coordinate dalla referente Anna Arizzi, con il contributo di docenti ed alunni. Una collaborazione quella con Salvatore Amato scelta per mettere al centro soprattutto la Sicilia.

Anna Arizzi

Quest’anno, al Guttuso, un piccolo pubblico ha partecipato in presenza, seguendo la normativa e gli opportuni distanziamenti, un’altra parte di studenti ha seguito i lavori in video-conferenza. I brani in lettura, di Bartolo Cattafi, di Ignazio Buttitta, di Luigi Pirandello, hanno emozionato ed indotto riflessioni ed originali rielaborazioni, espositive ed artistiche. Leggere Pirandello e gli altri autori siciliani ha fatto intendere ai giovani il costante impegno letterario che li distinse nella ricerca delle ragioni più profonde del senso della vita. E’ stata molto apprezzata la lettura espressiva e l’interpretazione dei testi dell’ospite, Salvatore Amato, che ha coinvolto gli alunni con esperienze di laboratorio teatrale. Poi gli studenti, guidati dai docenti delle discipline di indirizzo, hanno realizzato elaborati artistici a tema e originali donati a loro ospite.

 

Francesco Musolino con gli studenti

I ragazzi dell’indirizzo professionale per l’enogastronomia, invece, hanno incontrato Francesco Musolino, giornalista e scrittore messinese, autore di un romanzo di formazione dal titolo “L’attimo prima”. La storia di una rinascita, quella di Lorenzo che cade ma si rialza dopo che il suo sogno, diventare chef, accarezzato, cullato, svanisce improvvisamente per la morte del padre.
L’autore ha amabilmente chiacchierato con i ragazzi, mettendo a nudo le fragilità dell’animo colpito da una perdita, ha catturato il loro interesse rivolgendo consigli e si è raccontato come si fa tra buoni amici. Tra domande e curiosità l’incontro si è trasformato in un dialogo spontaneo e in una festa.

Andrea Noto, Barbara Andaloro e Francesco Musolino