Una cittadella della scienza al posto della ex Montecatini. La giunta Midili ha deciso di portare avanti una partnership con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Università di Messina, Asp, altri enti di ricerca e soggetti privati per ottenere delle risorse, circa 30 milioni di euro, per attuare il progetto Mitos (Milazzo per l’innovazione, tecnologia, operazioni digitali e sviluppo), attraverso le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale per gli investimenti.

Il comune di Milazzo ha scelto di valorizzare  l’ampia area dell’ex Montecatini, di proprietà del gruppo Franza, che sarà partner di questa progettualità e che da tempo ha abbandonato l’idea di realizzare il Parco Commerciale, progettato nel 2007. Il recupero degli immobili e dell’intera zona – secondo la proposta progettuale – è quella di creare “un hub per attività di ricerca e sviluppo, digitalizzazione, trasferimento tecnologico, alta formazione, incubatore di impresa ed altre attività ad alta intensità di conoscenza in coerenza con la creazione di ecosistemi dell’innovazione del Mezzogiorno”. 
«Abbiamo deciso di sposare questa iniziativa aderendo alla manifestazione di interesse – spiega il sindaco Midili – perché l’idea progettuale rientra in quegli obiettivi strategici e programmatici che l’Amministrazione vuole portare avanti. E’ chiaro che siamo in una fase ancora iniziale ma c’è fiducia sia per la valenza della proposta che per il coinvolgimento  di partner di primo livello come il Cnr. La finalità dell’intervento è duplice: da un lato valorizzare una zona della città oggi in stato di abbandono, dall’altro trasformarla anche dal punto di vista produttivo, creando opportunità occupazionali e di sviluppo che possano rappresentare, nel medio e lungo termine, quell’alternativa al polo industriale da tutti sollecitata ma da nessuno mai immaginata. Occorre iniziare e noi ci stiamo provando. Non solo. Con questo intervento, ritengo fattibile anche dal punto di vista economico, Milazzo diventerebbe una vera e propria “cittadella della scienza”, accogliendo non solo tutti i principali istituti di ricerca, ma ritengo anche qualche corso specifico dell’Università di Messina».

Secondo Midili, inoltre, «con la riqualificazione potremmo potenziare i servizi legati anche al settore vivaistico, turistico e artigianale, facendo sì che vi sia una Milazzo 2.0, adeguatamente strutturata e non limitata ai soli insediamenti edilizi degli anni ’90 che non hanno permesso, proprio in assenza di ciò che era necessario, di far crescere una ampia porzione di territorio». Sui tempi il sindaco spiega che le manifestazioni di interesse saranno definite entro questo mese e i riscontri dovrebbero arrivare già all’inizio del nuovo anno.

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Mariella
Mariella
2 anni fa

Bellissimo progetto. Speriamo che non resti tale. Come si dice…se sono rose, fioriranno

Santineddu
Santineddu
2 anni fa

i giardini di federico…asilo calcagno…lungomare di ponente…nuovo stadio….piazza marconi…completamento del porto…il vecchio mercato coperto…i molini lo presti…nuova tribuna al castello….cittadella della scienza…….tifo sempre per la mia milazzo però negli ultimi anni solo chiacchiere avete fatto…PERCHE?????

cat
cat
2 anni fa

senza piano di fattibilità già pronto, come si spera di usufruire dei fondi del Pnrr?

Doc
Doc
2 anni fa

Quindi, Milazzo diventerà una città di scienziati!
Dopo il Polo delle Scienze, gia attivo ai Molini Lo Presti a breve anche una cittadella delle Scienze…! Questo sindaco è un fenomeno!

Luca
2 anni fa
Reply to  Doc

Ahahaha si infatti questi cervelloni che ci sono in questa giunta comunale, stanno facendo diventare Milazzo bellissima, infatti si vist..a viggugnativi e rattatav a facci

Tony
Tony
2 anni fa
Reply to  Doc

da quello che dicevano anni fa si doveva fare un tunnel per i tir che dall’ autostrada vanno al porto per imbarcarsi , così da non passare per il paese

giuseppe
giuseppe
2 anni fa

ottima iniziativa. ottimo il “partner di primo livello come il Cnr”. Spero che aprendo le porte all’università non si faccia entrare a Milazzo anche la massoneria messinese.