Dopo la polemica sul catenaccio che ha impedito per qualche ora l’accesso alle Piscine di Venere, scoppia quello del Cirucco, una delle strutture simbolo di Capo Milazzo, chiusa da due anni. Anche in questo caso una delle spiagge più belle del promontorio, il cui accesso è di proprietà della Fondazione Lucifero, viene negata ormai da lungo tempo a cittadini e turisti. A sollevare il problema sono gli ex gestori che hanno lasciato la famosa struttura ricettiva a causa degli alti costi, ma rimangono concessionari demaniali della spiaggia fino al 2033. Attualmente l’unico modo per accedervi è il mare, che ricade, però, in uno specchio d’acqua in cui è negato l’ancoraggio (si trova all’interno dell’Area Marina Protetta).

Allo stesso modo se la Fondazione volesse affittare il Cirucco a qualche imprenditore, questo si ritroverebbe senza accesso al mare ma con un muro davanti. A complicare il tutto, infatti, è il modo in cui è stata suddivisa l’area su disposizione del tribunale che ha stabilito la restituzione delle aree all’Ipab di Capo Milazzo. Per distinguere le proprietà private della Lucifero da quella demaniale è  stato creato una sorta di muro in legno che ha diviso in due i vari immobili, compresi bagni e suppellettili. L’anno scorso la capitaneria di Porto convocò una riunione tra le parti ma senza ottenere risultati.

Ecco il testo integrale della lettera inviata ad Oggi Milazzo da Rosaria Bassarelli, amministratice unica della Cirucco srl.

Egr. Direttore, Chi scrive è l’amministratrice della Cirucco s.r.l., titolare, dal 1962 ad oggi (e fino al 2033), della concessione demaniale del “lido Cirucco”, in località capo Milazzo.

Prendo spunto dalla querelle giornalistica degli ultimi giorni, relativa alla vicenda della chiusura del cancello da parte del gestore del locale Paradiso e della conseguente mancata accessibilità alle “Piscine di Venere” e dai successivi pregevoli interventi del primo cittadino di Milazzo e del Presidente della Fondazione Lucifero, per scrivere questo appello alle istituzioni, per il mezzo della stampa, affinchè quelle stesse cariche, che hanno risolto nel giro di qualche ora, il problema della fruibilità delle piscine di Venere, si attivino con la stessa prontezza, incisività e coerenza al fine di permettere parimenti alla collettività di godere di un’altra bellezza naturalistica presente nel promontorio di Capo Milazzo, ossia quella del lido Cirucco.

La chiusura dei cancelli, da parte della Fondazione Lucifero, infatti, ha impedito, da due anni a questa parte, la piena fruizione di una concessione demaniale a terra, l’unica in AMP,  per la mancanza di accessibilità (se non dal mare). Non si comprende, pertanto, per quali ragioni si sia riservato un trattamento preferenziale ed immediato “alle piscine di Venere” e continui, invece, a passare inosservata la situazione relativa alla mancata fruizione della costa di spiaggia del lido Cirucco, zona balneare libera ed accessibile, che tanti turisti ha accolto negli anni e che oggi, nella speranza di poter godere di quel tratto di costa di levante, si vedono sbarrato l’accesso da un cancello.

Ad essere stato diviso anche il bagno. Il water in zona demaniale, lo sciacquone in quella della Fondazione Lucifero

Lo spunto nasce anche da una costruttiva risposta alle dichiarazioni del Sindaco, che ha condannato l’accaduto alle Piscine di Venere come “un fatto gravissimo, che ha arrecato un rilevante danno di immagine alla nostra città. Nessuna ragione può impedire a cittadini e turisti di poter accedere in quell’area e apprezzare le straordinarie bellezze naturale presenti” e dello stesso Presidente p.t. della Fondazione Lucifero, che ha replicato che :“In merito alle ulteriori doglianze da parte dell’Amministrazione Comunale, si esprime rammarico alla luce del fatto che è nella consapevolezza di tutta la Comunità milazzese, la costante disponibilità della Fondazione per la libera fruizione delle bellezze naturali di Capo Milazzo”.

A loro quindi va la preghiera di intervenire per aprire allo stesso modo anche il cancello del Cirucco e consentire l’esercizio della concessione demaniale da parte della nostra società, con tutti gli oneri del caso: manutenzione, guardiania, pulizia, etc., ma soprattutto al fine di consentire a tutta la collettività (che per il secondo anno di fila ne ha perso la possibilità) la libera fruizione della spiaggia e non di meno importante, al fine di permettere alle autorità di polizia l’esercizio dei poteri di controllo e di prevenzione.

In particolare, proprio su tale ultimo punto, concernente la sicurezza ed il controllo del territorio, tramite una nota del 24 giugno 2020, l’allora Capitano p.t., della locale Capitaneria di Porto, riscontrando la chiusura del cancello (da parte della Fondazione), aveva esposto alle autorità competenti l’incresciosa situazione, lamentando di fatto la impossibilità di esercitare “il potere di controllo di polizia amministrativa e di salvaguardia delle vite umane a mare”, appellandosi agli uffici  del Sindaco, della Regione e dell’Area Marina Protetta, per le “valutazioni di competenza in ordine alla tutela della corretta fruizione dell’area demaniale marittima in questione”.

A questa, seguiva una nota da parte della Cirucco srl, che si dichiarava sin da subito disponibile a proprie cura e spese, ad occuparsi della guardiania, della manutenzione e del controllo etc. etc.

Ad oggi agosto 2021, però nessuna risposta è pervenuta. 

Oggi, pertanto, senza polemizzare sulla gestione del passato, si chiede di guardare avanti con un segnale deciso di “fruibilità del territorio da parte della collettività”, scopo peraltro insito nella funzione di tutela del demanio marittimo ed in particolare delle concessioni demaniali.

Attendiamo fiduciosi un esito favorevole della vicenda, con la speranza che vengano recepite le istanze non solo della scrivente, ma di un’intera comunità, con piena soddisfazione del diritto pubblicistico troppo spesso invanamente invocato.

Rosaria Bassarelli n.q.

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Cicciolacremeria
Cicciolacremeria
2 anni fa

Anche la discesa per la spiaggia pietre rosse è stata abusivamente bloccata e nessuno dice nulla,.. solo perché accanto vive un noto notaio .. vergogna la polizia municipale nn serve a nulla

Nuvola
Nuvola
2 anni fa

Ulteriore scandalo nello scandalo è la mancata fruizione del sentiero di levante, una magnifica passeggiata panoramica che dal Cirucco porta alla piscina di Venere passando per il faro, segnata con cartelli recanti il simbolo della regione Sicilia e dell’Unione Europea, mediante i cui fondi sono state realizzate panchine, fontanelle e altre strutture, oggi del tutto inagibili al pubblico.

osservatore
osservatore
2 anni fa

E’ veramente incredibile che un pezzo di storia di Milazzo che potrebbe essere motivo di maggiore attrazione turistica sia da anni chiuso per capricci istituzionali. Intervenga il Sindaco e cerchi di mediare per ridare alla città il Cirucco!

UnMilazzese
UnMilazzese
2 anni fa
Reply to  osservatore

Tra Sindaco, amministrazione comunale, Individui di quella porcheria di finta AMP e e Fondazione Lucifero noi milazzesi siamo veramente i limoni da spremere, e a cui far subire qualunque sopruso istituzionale e privato.
Purtroppo non c’è scampo al loro sacco di Milazzo

Rolex
Rolex
2 anni fa

A levante è diventato impossibile raggiungere punta Rugno perché qualcuno si è letteralmente appropriato dell’ultimo pezzo di spiaggia per farsi il giardinetto e le creazioni “artistiche” in ceramica. Il tutto in uno pseudo cortile di una baracca trasformata in casetta, con tanto di discese in cemento e mattonelle. Impossibile non vederla!

Metà della spiaggia prima è diventata cortile delle case

pino
pino
2 anni fa

Ma un bilancio pubblico della fondazione con il patrimoni, le entrate e le spese quando sarà possibile vederlo.

Giovanni
Giovanni
2 anni fa
Reply to  pino

Mai !!!!

john
john
2 anni fa
Reply to  pino

Ma nessuno del consiglio comunale può richiedere questo bilancio?

UnMilazzese
UnMilazzese
2 anni fa
Reply to  john

Penso che quelli del consiglio comunale abbiano i loro interessi a non chiederlo