Amministrazione giudiziaria per la società di navigazione privata Caronte & Tourist che si occupa del traghettamento tra le sponde calabresi e siciliane dello Stretto di Messina. Lo ha disposto la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri.

Il provvedimento nei confronti della società, che è valutata 500 milioni di euro, è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia reggina.

L’operazione è stata denominata “Scilla e Cariddi”. L’accusa, per la società, è di avere agevolato esponenti della ‘ndrangheta.

LE DICHIARAZIONI DI OLGA MONDELLO FRANZA. «Riteniamo di dover rassicurare clienti, dipendenti, fornitori e tutti gli altri stakeholders riguardo al provvedimento emesso oggi dal Tribunale di Reggio Calabria, che ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la Caronte & Tourist Spa». Con queste parole il Cavaliere del Lavoro Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo C&T, commenta il provvedimento di sequestro ordinato stamane dalla Procura di Reggio Calabria. «Si tratta – come si legge nel provvedimento stesso – di uno strumento innovativo previsto dalla legge che prevede un “controllo giudiziario” sull’attività dell’impresa, che continua senza alcuna limitazione oggettiva o soggettiva, e senza alcuna modifica dei vertici. Essa, infatti, ha come necessario presupposto che l’azienda non sia assolutamente riconducibile a soggetti socialmente pericolosi e che vada anzi affiancata e coadiuvata proprio per evitare il rischio di infiltrazione. Nella fattispecie – chiarisce il presidente del Gruppo C&T – il provvedimento prende le mosse da situazioni che risalgono a periodi remoti e che comunque non hanno mai avuto alcun riferimento alla normale operatività aziendale. Il Gruppo Caronte & Tourist, d’altra parte, si è da tempo dotato di strumenti procedurali e ha assunto forme di governance indirizzate alla radicale eliminazione di qualunque elemento di opacità nello svolgimento del proprio business. Nel confermare la nostra fiducia non formale nell’operato della Magistratura – conclude Olga Mondello Franza – siamo certi che in tempi ancor più brevi di quelli usualmente previsti per situazioni siffatte riusciremo a dimostrare la assoluta liceità delle nostre attività e l’importante percorso di legalità che ci vede da tempo protagonisti».