Sabato mattina sarà a Milazzo l’assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà per una visita ufficiale. Una visita che ha sollevato la protesta di Italia Nostra. Accolto dal sindaco Pippo Midili, l’esponente della giunta Musumeci effettuerà un breve tour dei beni culturali ed architettonici cittadini, iniziando ovviamente dalla Cittadella fortificata al fine anche di rendersi conto personalmente della straordinaria offerta culturale della città del Capo e ascoltare gli orientamenti della nuova Amministrazione, la quale sin dall’inizio la sottolineato la necessità  di  fare sistema tra istituzioni, munirsi di progettualità concreta e aprirsi all’innovazione per valorizzare il proprio patrimonio e renderlo anche produttivo sotto il profilo turistico ed economico.

«Apprendiamo che sabato prossimo sarà in città l”assessore regionale alla cultura Samonà – scrive il presidente Guglielmo Maneri –  a nome di Italia Nostra colgo l’occasione per esprimere la condanna dei valori che ispira questo personaggio che indegnamente ricopre un ruolo così importante nella coltissima Sicilia e ribadiamo la ferma ispirazione della nostra associazione ai valori antifascisti della Costituzione Italiana. Inopportuno se c’è stato, come credo, l’invito da parte dell’amministrazione comunale.  Samonà non è benvenuto».

«Si profila una adunata di ex balilla e di nuovi avanguardisti, a conferma della caratura politica di destra (e che destra!) dell’attuale amministrazione – scrive su facebook l’ex sindaco Nino Nastasi –  A questo individuo che solo pochi giorni prima di essere nominato da Musumeci ha scritto su Facebook “Da Mattarella anche oggi nessuna parola sui morti di coronavirus. In compenso ha ribadito che l’antifascismo è un valore, casomai qualcuno lo dimenticasse. Complimenti Presidente”, vogliamo, educatamente, porgere un saluto con i versi di una sua poesia intitolata alle SchutzStaffel, meglio note come le famigerate SS: «Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore».