«Senza alcun dubbio la pandemia ha rivoluzionato il nostro stile di vita, compreso quello lavorativo. Dai primi provvedimenti presi dal Governo, che prevedevano la chiusura di alcune attività e l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza, ne sono susseguiti altri, fino a giungere al lockdown prima e all’adozione di misure urgenti per il contenimento del contagio da COVID-19 oggi.

Nel corso di quest’arco temporale, si è provveduto a individuare i punti fondamentali per la sicurezza sul lavoro. Precauzioni e disposizioni, come: mantenere la distanza interpersonale di un metro; all’entrata procedere con il controllo della temperatura; ridurre al minimo il contatto con i fornitori per limitare il rischio di contagio, e ancora, pulire e sanificare periodicamente i locali. Queste sono solo alcune delle tante regole, alcune forse ancora poco chiare».

L’emergenza COVID-19, sintetizza così il senso del suo discorso l’ingegnere Antonio Bruno, responsabile Sicurezza e Formazione di Orientamento, ci ha insegnato quanto la nostra salute sia importante e vada tutelata nel miglior modo possibile, ovunque, ma in particolar modo sui luoghi di lavoro, non solo per gli stessi ma per tutta la comunità.

E continua, spiegando la situazione: «L’arrivo del Coronavirus ha ulteriormente complicato la materia della sicurezza sul lavoro che già è fonte di complicazione burocratica per le imprese dove spesso è difficoltoso far passare il concetto della sicurezza.

In questo non semplice quadro si inserisce l’attuale situazione, in cui la gestione non può essere lasciata alla buona volontà, ma deve essere organizzata rispettando i contenuti del Protocollo Condiviso di Regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali.

Il datore di lavoro deve assicurarsi che, attraverso un corretto sistema di informazione e formazione, i lavoratori siano efficacemente messi in condizione di adottare comportamenti idonei ad evitare rischi di contagio, unitamente all’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale.

Tutto ciò può essere attuato adottando un sistema incrociato di adeguamento del Documento di Valutazione dei Rischi specificando la tipologia di rischio biologico e le misure di prevenzione da adottare e le relative modalità di attuazione.

Giova, infine, ricordare che per il datore di lavoro la responsabilità in questa materia è sia in ambito civile che penale».

«Per questo motivo – evidenzia l’ingegnere Antonio Bruno – in questo particolare momento di difficoltà generale di accelerazione nell’evoluzione dell’epidemia da COVID-19, ormai entrata in una fase acuta con aumento progressivo nel numero di casi che comporta un innalzamento delle misure, è fondamentale che le imprese possano ricevere gratuitamente tutta l’assistenza necessaria per verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza previste dalle disposizioni legislative e ottenere un servizio in base alle specifiche esigenze aziendali.

È questo quanto offre il gruppo Orientamento, che con le sue società, mette a disposizione delle imprese che si trovano a dover affrontare problematiche mai affrontate in passato, tutta la propria competenza ed esperienza nel settore».

Orientamento eroga da oltre venti anni servizi di consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, antincendio, igiene degli alimenti, legionella, privacy, sistemi di gestione ed è agenzia formativa accreditata alla Regione Siciliana.

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