A distanza di quasi quattro giorni dal voto, Milazzo non conosce i nomi ufficiali dei consiglieri comunali. Stamattina la sezione n.1 riprenderà alla media Garibaldi (che ha rinviato a lunedì l’ingresso degli studenti) i lavori di controllo di tutti i verbali dei 37 seggi in cui gli elettori milazzesi hanno espresso il proprio voto, decretando la vittoria del sindaco Pippo Midili. Rappresentanti di lista, consiglieri (ex e papabili riconfermati), candidati a sindaco, popolano da giorni l’aula magna del plesso Garibaldi di Piazza San Francesco per seguire passo passo le verifiche supervisionate da un magistrato.

Ieri pomeriggio le liste “Lorenzo Italiano sindaco”, “Adesso Milazzo” e Lega hanno depositato agli atti una nota con cui sostengono che i seggi da assegnare alla coalizione vincente di Midili sarebbero 14 e non 18. Al centro di tutto il famigerato “metodo d’Hontd” da applicare.

In sostanza, la coalizione del sindaco Midili ha raggiunto il 63,97% dei voti, ma sottraendo la percentuale della lista “Alleanza per Milazzo” che non ha conseguito il 5%, il dato complessivo del gruppo di liste del centrodestra arriverebbe al 59,1.

Secondo le tre liste la pubblicazione n. 11 del 2014 dell’Assessorato delle Autonomie locali, “operazioni delle adunanze dei presidenti di sezione e degli uffici centrali”, al paragrafo 22, dispone: «qualora la lista o il gruppo di liste collegate al candidato proclamato eletto alla carica di sindaco non abbia conseguito il 60% dei seggi di consigliere comunale assegnati al comune ed abbia superato il 40% dei voti validi riportati da tutte le liste o gruppi di liste in tutte le sezioni del comune e nessun’altra lista o gruppo di liste abbia superato il 50 per cento dei voti validi, il presidente dell’Ufficio Centrale procede, al norma dell’art. 2 ter comma 7 e dell’art. 4 comma 6, della legge regionale n. 35/97, all’assegnazione a detta lista o a detto gruppo di liste del 60% dei seggi spettanti al comune. A tal fine si precisa che per la determinazione dei quorum sopra indicati occorre considerare esclusivamente i voti validi conseguiti dalle liste che hanno ottenuto almeno il 5% del totale dei voti validi espressi». Le modifiche che nel tempo hanno riguardato la legge elettorale, non hanno toccato questo aspetto specifico».

A questo punto le liste sostengono che alla coalizione di Midili spetterebbero 14 seggi (60% di 24 seggi = 14,4. Poiché la cifra decimale è inferiore allo 0,5, si arrotonda per difetto come chiarito dalla L.R. n. 6 del 3 marzo 2020). La coalizione di Italiano, Maisano e Roselli si dovrebbero dividere i rimanenti 9 seggi (uno di diritto va a Lorenzo Italiano in quanto il secondo candidato a sindaco che ha superato il 20% delle preferenze).

In realtà si tratta di una libera interpretazione (la legge parla di seggi, non di voti) e, quasi certamente, oggi saranno assegnati 18 seggi alla maggioranza e sei alla minoranza. I ricorrenti, se ritengono di essere stati danneggiati, dovranno rivolgersi al Tar.

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Salvo
Salvo
3 anni fa

Bene ha fatto la Città di Milazzo a non votare Lorenzo italiano, dalla foto si evince la sua spavalderia nel controllare da supervisore i verbali redatti da un Magistrato e dal Presidente 1 sezione, cosa GRAVE senza indossare la mascherina.

Toto
Toto
3 anni fa

Facciamolo risolvere a politici di comprovata esperienza la coppia d’oro

Giuseppe
Giuseppe
3 anni fa

Questo articolo è scritto malissimo

Correttore
Correttore
3 anni fa

Scartare le liste che non hanno il 5% è giusto. Lo sbaglio che fanno è che scartano solo quella di Midili e non le altre. La verità è che se non scartano nulla (no) Midili è a 62%, se le scartano tutte (si) Midili è all’80%… Scartare solo quello che conviene è da asilo nido.