SAN PIER NICETO. Undici euro e 93 centesimi di aumento. La polemica sull’aumento delle indennità al comune di San Pier Niceto ruota attorno ad una manciata di euro. Per di più si tratta di un aumento in cui l’amministrazione non avrebbe avuto voce in capitolo. A sostenerlo è Carmelo Caravello, capo dell’Area Finanziaria del comune di San Pier Niceto il quale sottolinea in una nota che «l’amministrazione non poteva esercitare alcuna incidenza sulla adozione o meno dell’atto nè poteva esercitare alcuna discrezionalità suo suo contenuto stabilito dalla legge»

IN PRINCIPIO FU RUGGERI. Il primo a scoprire la delibera è stata la lista “SiAmo San Pier Niceto” capeggiata dall’avvocato Francesco Ruggeri. «Cari concittadini – aveva scritto Ruggeri – è impensabile che, in un momento così critico per tutti, dove la priorità deve essere incentrata e concentrata sul sostentamento della popolazione, soprattutto per le fasce più deboli, l’amministrazione comunale ritiene fondamentale, in un momento di gravissima crisi economica, che venga rideterminata in meglio la quota in denaro a loro spettante, assicurandosi così anche gli arretrati».

Successivamente era toccato alla Lista Gallo vicina all’ex deputato Santi Formica e, infine, la replica del sindaco Calderone.

IL CHIARIMENTO DI CARAVELLO. In serata a fornire l’ennesimo chiarimento è stato Carmelo Caravello, il responsabile dell’Area finanziaria che ha attivato tutto il procedimento e firmato la determina finita nel mirino.

L’indennità è stata aumentata, seppur di pochi euro (per il sindaco di 79 euro mensili)  in ossequio al decreto legge 124/2019 che ha adeguato l’indennità nei comuni con una popolazione inferiore ai 3 mila abitanti. Prima di firmare il provvedimento Caravello ha chiesto un parere all’assessorato regionale alle Autonomie locali mantenendo fermo l’importo della precedente indennità. «In particolare – scrive Caravello – è stato chiarito che l’applicazione dell’adeguamento alla misura dell’indennità costituisce un automatismo da rendere effettivo con un semplice provvedimento dirigenziale. Il sottoscritto, una volta presa conoscenza di tutta la vicenda, non poteva non adottare autonomamente, il provvedimento in questione, non essendoci alcuna giustificazione che potesse ritardare la sua adozione».

LISTA GALLO. L’opposizione della Lista Gallo, però, non intende recedere. «Il sindaco Calderone – stigmatizzano i consiglieri Rosaria Bongiovanni, Elisabetta Formica  e Francesco Nastasi – anziché prendere atto di aver sbagliato e scusarsi con i cittadini (come ha fatto il suo Assessore Cambria), per non aver preso sino ad oggi nessun provvedimento in favore della cittadinanza, niente mascherine, niente aiuti alla popolazione, niente assistenza ai più deboli, agli anziani, ai disabili, anziché prendere atto della propria inadeguatezza dimostrata in questi anni e certificata dall’abbandono polemico della sua Amministrazione da parte di tanti suoi collaboratori, assessori ed esperti, anziché chiedere perdono per lo spropositato aumento delle tasse (unico lascito tangibile e doloroso della sua attività di Sindaco), se la prende con l’opposizione per avere quest’ultima esercitato il suo dovere di informazione della cittadinanza rispetto all’operato dell’Amministrazione».

Nei prossimi giorni l’amministrazione Calderone attiverà i buoni per le famiglie con difficoltà economiche e distribuirà le prime mascherine alla popolazione.