Caronte & Tourist ha presentato il suo bilancio di sostenibilità, una rendicontazione che mette in risalto non solo gli aspetti economici e manageriali ma anche la sensibilità ambientale e sociale dell’azienda. Il futuro di C&T, infatti, sarà sempre più “responsabile” con una sensibilità ambientale e sociale che si manifesterà in investimenti green. Presenti all’incontro gli amministratori delegati Vincenzo Franza e Lorenzo Matacena e i componenti del CdA, il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Statale di Milano e co-fondatore del Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale Antonio Maria Chiesi, il responsabile personale e comunicazione Tiziano Minuti.

L’azienda non ha nascosto il difficile momento che sta attraversando a causa di una inchiesta giudiziaria che ha travolto i vertici di Caronte & Tourist qualche settimana fa. Ma, come spiegato dall’ingegnere Franza, l’azienda continua ad operare senza tentennamenti e si dice certo che si farà chiarezza sulle responsabilità addebitate. «Non è mai stata messa a repentaglio la sicurezza di nessun passeggero – ha detto – se ci sono responsabilità è solo di mala burocrazia. Confermo la fiducia nella magistratura. Queste vicende devono migliorarci».

La reputazione è quella a cui l’azienda tiene in particolar modo. Come sottolineato dal presidente vicario Lorenzo Matacena, l’intento è quello di ottenere la certificazione Iso 26000 che diventerà il fiore all’occhiello essendo rilasciata solo un presenza di particolari requisiti che tengano  conto del rispetto dell’ambiente e della reputazione.

Quella della società messinese è stata un’espansione che procede in maniera graduale da più di mezzo secolo, ma che negli ultimi anni ha subito un’accelerazione esponenziale tale da permettere all’azienda di diventare leader nel settore marittimo e, soprattutto, un esempio in termini di responsabilità sociale d’impresa tra le realtà economiche del Sud d’Italia con una flotta di 28 navi. Sono stati oltre 1,2 milioni i chilometri percorsi dalle navi della flotta per 6,1 milioni di passeggeri e oltre 2 milioni di veicoli trasportati.

All’interno del Bilancio di Sostenibilità del 2018 viene riportata la strategia di sostenibilità dal punto di vista ambientale,  con nuovi obiettivi già inscritti nel Piano di Sviluppo 2018/2020 quali il rafforzamento e l’efficientamento della flotta con un sostenuto piano di investimenti per la riduzione delle emissioni, la sperimentazione di carburanti alternativi (biogas) e meno invasivi e la completa trasformazione ecosostenibile attraverso il passaggio totale a materiali biodegradabili o riciclabili a bordo. Già nel 2018 sono state la riduzione delle emissioni complessive di CO2 del 2,1% rispetto al 2017 ma, soprattutto, il varo della Elio, la nave con primato di eco-efficienza grazie alla sua alimentazione LNG e anche l’annuncio- più recente – della realizzazione di una sua gemella ecologica che solcherà le acque del Mediterraneo entro il 2021.

La redazione del Bilancio di Sostenibilità è stata affidata ad Ad Hoc, un’agenzia milanese specializzata che si è occupata di rappresentare l’esercizio del 2018 attraverso le linee guida GRI Standards 2016, il criterio di rendicontazione più applicato a livello mondiale.

Se fino al 2017 le attività erano tuttavia sostanzialmente una risposta diversificata alla necessità di collegare l’Isola al Continente attraverso la tratta storica di Messina-Villa San Giovanni e il servizio di cabotaggio diretto con Salerno, negli ultimi anni, grazie all’acquisizione della ex-Siremar, il Gruppo ha incluso alla schiera degli stakeholder dello Stretto quelli delle “Comunità delle Isole Minori”, nella consapevolezza delle importanti funzioni di valenza pubblica che la Caronte & Tourist Isole Minori– divisione costituita appositamente nel 2017-  è chiamata a ricoprire, nel rispetto del patrimonio culturale, economico e, soprattutto, ambientale di queste ultime.

Il valore aggiunto – pari a 99,5 milioni – rappresenta, ad esempio, il contributo diretto di C&T alla produzione di ricchezza del territorio nel 2018 a vantaggio della collettività in generale; nello stesso anno, inoltre, l’Azienda ha versato complessivamente alle amministrazioni pubbliche centrali e locali 8,3 milioni a favore dell’economia siciliana sui 438,2 milioni complessivi. Dati che, secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate, hanno reso il Gruppo C&T il più importante contribuente privato in Sicilia.

Per quel che riguarda l’influenza sul mondo del lavoro, C&T contribuisce a creare lo 0,4% dell’intera occupazione della regione e il 4,3% dei posti di lavoro dell’economia del mare regionale; tenendo conto degli effetti diretti, indiretti e indotti, l’impatto occupazionale complessivo è di 4.706,8 unità di lavoro. Nel 2018, il Gruppo ha contribuito alla riduzione della piaga della disoccupazione giovanile assumendo 88 giovani di età inferiore a 30 anni e continuando a promuovere la formazione delle nuove leve con l’erogazione di borse di studio a favore di studenti meritevoli di Messina e Villa San Giovanni (nel 2019 si sono aggiunti quelli di Trapani e Milazzo).