La sede di Messina dell’Arpa non chiuderà ma sarà potenziata. A rassicurare il sindaco di Milazzo Giovanni Formica che ha subito puntato il dito contro l’irresponsabilità politica del governo regionale è l’onorevole Pino Galluzzo che replica così alla nota del primo cittadino inviata a tutti i giornali.

«Finalmente il sindaco di Milazzo – scrive Galluzzo – dopo cinque anni batte un colpo. Ma sbaglia. Solo lui non si è accorto che il governo Musumeci già con la prima finanziaria ha aumentato notevolmente gli investimenti sul controllo delle emissioni inquinanti con l’incremento esponenziale delle centraline. Con il decreto ha determinato l’abbassamento dei parametri della qualità dell’aria e, grazie a questo, ha consentito al Ministero all’Ambiente di potere riaprire l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale)».

L’onorevole Galluzzo insiste sulla questione dopo aver parlato con l’assessore Regionale all’ambiente Totó Cordaro e rilancia: «La sede dell’Arpa non verrà chiusa ma potenziata con altri, migliori e nuovi laboratori – continua – il sindaco Formica dovrebbe fare più attenzione prima di rilasciare dichiarazioni di questo tipo».

Nel comunicato stampa il sindaco Giovanni Formica esprimeva tutto il suo disappunto nell’apprendere la notizia che nell’ambito di una riorganizzazione dell’Agenzia regionale sarebbero stati soppressi cinque laboratori provinciali tra i quali quello di Messina.
“Mi piacerebbe comprendere –afferma il sindaco di Milazzo – la logica di questo intervento che produce un solo risultato quello di lasciare il territorio più vasto della regione siciliana senza un controllo. Facendo cioè esattamente il contrario di quello che da tempo noi istituzioni locali e le associazioni chiediamo e cioè il potenziamento degli organi di controllo in un’area che è stata definita ad alto rischio ambientale, è area ad interesse nazionale per le bonifiche e necessita di un monitoraggio continuo per la presenza di un polo industriale abbastanza importante. Già l’assenza a Milazzo di una sede fissa dell’Arpa, per la quale ci siamo battuti e ci stiamo battendo da anni, rappresenta un gap notevole per il controllo delle emissioni visto che ad ogni disservizio occorre attendere che da Messina arrivi il laboratorio mobile e ciò è davvero inconcepibile. Se pensiamo poi di doverci interfacciare addirittura con Catania, siamo davvero al paradosso”.

LA REPLICA DEL SINDACO FORMICA AL DEPUTATO GALLUZZO:

«Sono felice dell’autorevole rassicurazione che ci viene fornita dall’on. Galluzzo e sono felice che io e la gazzetta del sud abbiamo preso un granchio. Quanto al resto, l’onorevole parli di ciò che conosce. Se proprio gli fa piacere entrare nel merito delle cose, sappia che il monitoraggio previsto nel piano regionale sulla qualità dell’aria, quello sì, è un vero granchio. Monitorare al perimetro la raffineria, come richiesto dal piano è, quantomeno per la città di Milazzo, una misura ridicola se non un gran regalo. Ci rifletta e approfondisca il deputato e di certo avremo modo di ridiscuterne»