L’impresa, strumento di crescita economica e di sviluppo, è anche luogo dell’identità e dell’appartenenza, agente essenziale di trasformazione sociale e civile. Domani, lunedì 30 settembre, alle ore 19, alla sala conferenze dell’Eolian Milazzo Hotel, si parlerà proprio di impresa con Antonio Calabrò, autore del libro “L’impresa riformista: lavoro, innovazione, benessere, inclusione” edito dall’Università Bocconi.

Calabrò è direttore della Fondazione Pirelli, Presidente di Museimpresa, Vicepresidente di Assolombarda e membro dei board di numerosi istituzioni e società (Università Milano Bicocca, Nomisma, Touring Club, Orchestra Verdi, Centro per la cultura d’impresa, Fondazione Unipolis, ecc.). Si tratta di un nuovo incontro culturali del ciclo “L’io plurale: 6 conversazioni sul presente”  a cura di Felice Oteri (l’ultimo sul mondo dell’informazione ha visto protagonisti Andrea Montanari, già direttore del Tg1 e Lino Morgante, amministratore Ses). Dialogheranno con l’autore il Presidente della Camera di Commercio e di Sicindustria, Ivo Blandina e Salvo Messina, Presidente di Solco (Roma). 

Felice Oteri

«In una stagione di crisi delle democrazie liberali e delle relazioni tra democrazia e cultura di mercato – spiega Felice Oteri, presidente di “Cognitio” ideatore e organizzatore del ciclo di incontri culturali –   sarebbe riduttivo pensare all’impresa esclusivamente come a una macchina che genera profitto. Ecco perché diventa rilevante parlare di «impresa riformista», ovvero l’impresa come soggetto «politico» attivo. Politico» non certo nel senso delle politics, gli atti concreti di governo e di attuazione di riforme, ma in quello della policy, i progetti, le strategie economiche, sociali, culturali. Non «un partito delle imprese», ma l’impresa come soggetto che vive nella società e che contribuisce a determinarne le trasformazioni. Da ascoltare e non ostacolare, nei suoi processi di costruzione di lavoro e sviluppo».