Una lettera aperta rivolta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La querelle sul concerto di Noa al Castello di Milazzo per cui la commissione comunale per la pubblica sicurezza ha concesso solo 199 posti rischia di diventare un caso nazionale. Gli organizzatori dopo un primo comunicato in cui lasciavano intendere un atteggiamento ostruzionistico legato alla nazionalità della cantante israeliana ora hanno pubblicato sulla pagina facebook “Milazzo Jazz” – nella quale viene promossa la manifestazione musicale – una lettera aperta rivolta al numero uno del Quirinale. Ecco il testo integrale:

Egregio Presidente,
Pochi mesi orsono Lei ha voluto concedere a Noa il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana che si è aggiunto al titolo di Cavaliere della Repubblica conferito dal suo predecessore Giorgio Napolitano

Entrambi avete voluto far diventare l’artista israeliana figlia del nostro Paese, e di questo Noa va orgogliosamente fiera  ma nei suoi confronti domenica 25 agosto , degli italiani meno autorevoli, hanno ritenuto di compiere un oltraggio alla sua figura e alla sua arte, cercando in tutti e modi di non farle tenere un concerto al Castello di Milazzo, ponendole un vergognoso ricatto: cancellazione o la scelta di cantare Bach davanti a solo 199 spettatori, nell’area che sino a dieci giorni fa ha ospitato una tre giorni rock con un’agibilta concessa sino a 3200 persone
Ma il concerto di Noa è stato ritenuto ad altissimo rischio da una inadeguata e , probabilmente, prevenuta commissione di vigilanza .
E così, l’Artista da Lei omaggiata, viene ferita ed oltraggiata nella Sua e nostra Sicilia da un ingegnere dei VV.FF che giudica pericolosi 199 spettatori di Noa ma del tutto legittimi i 3200 del festival rock di una settimana fa
Noa canterà A Milazzo per rispetto del pubblico, del Sindaco e del Comune di Milazzo, vittime anche loro della situazione creatasi.