ISTITUTO MAJORANA. Quando si parla di spose bambine ci immaginiamo una realtà lontana dalla nostra, che non ci appartiene, come se fosse un fenomeno quasi inesistente, in realtà non è così: è infatti, purtroppo, diffuso in molti Paesi del mondo. Quella dei matrimoni precoci è una piaga difficile da estirpare perché affonda le sue radici nelle usanze di molti Paesi nei quali domina una cultura fortemente maschilista che discrimina le donne. In genere, i matrimoni vengono organizzati dalle famiglie stesse delle bambine, spesso povere, a fronte di un compenso economico.

L’Unicef lancia un nuovo allarme ricordando che nel mondo una donna su cinque si sposa prima di aver compiuto 18 anni; sono 650 milioni le spose bambine, 12 milioni l’anno, concentrate soprattutto in Asia Meridionale e nell’Africa Subsahariana. Le spose bambine sono costrette a rinunciare ad un’infanzia, ad una vita normale, a crescere con tranquillità e giocare come si dovrebbe fare alla loro età, andare a scuola e ricevere un’istruzione.

Per milioni di ragazze nel mondo il matrimonio non è una scelta ma la fine di infanzia e futuro; tuttavia, una soluzione c’è, dice l’Unicef: vietare i matrimoni precoci, investire nell’istruzione di giovani e famiglie per arrivare a un cambiamento positivo della loro società. Solo così questa pratica potrà finire entro il 2030, anno indicato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, salvando 150 milioni di ragazze a rischio. In realtà la percentuale di matrimoni precoci sta già diminuendo a livello globale, ma in molte zone del mondo i progressi sono ancora lenti. In un decennio il numero di spose bambine è diminuito del 15%, da 1 su 4 a 1 su 5, ciò significa che sono stati evitati 25 milioni di matrimoni precoci. Questo grazie all’aumento del tasso di istruzione, agli investimenti e alle campagne dei Governi. Il fenomeno non è però scomparso in alcuni Paesi pur essendo più industrializzati e ad alto reddito. Negli Stati Uniti, per esempio, la maggior parte dei 50 Stati consente ai ragazzi di sposarsi prima dei 18 anni e in Europa solo 4 Paesi non tollerano eccezioni al matrimonio prima della maggiore età.

Quando una ragazza è costretta a sposarsi da bambina, ci sono conseguenze immediate e altre che incidono per tutta la vita. Per esempio, in Etiopia, la maggior parte delle giovani donne sposate da bambine partoriscono prima dei 20 anni con meno possibilità di ricevere cure adeguate durante la gravidanza e il parto.

MARTINA PATTI III C BS