E’ un racconto che incanta quello di Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi. Le sue sono state parole che hanno conquistato per oltre due ore gli alunni dell’Istituto Comprensivo Secondo. A tal punto da scatenare al termine del suo discorso un applauso che è andato avanti per alcuni minuti. Il 2 aprile al Teatro Trifiletti si è svolto l’incontro “Il Valore della Scelta“, iniziativa organizzata nell’ambito del progetto legalità avviato ad inizio anno dalla scuola media Luigi Rizzo, per far conoscere ai ragazzi la storia di Giuseppe Antoci.

Lui che, sempre in piedi e con alle spalle l’orchestra della scuola che ha aperto e chiuso la mattinata, ha tratteggiato minuziosamente gli avvenimenti che hanno caratterizzato la sua vita.

Davanti ad un pubblico numerosissimo, fatto non solo di studenti ma di tantissimi genitori e cittadini, ha parlato del suo ruolo di presidente del Parco dei Nebrodi, incarico che ha rivestito dal 2013 al 13 febbraio 2018. Anni in cui ha portato avanti una vera e propria battaglia contro alla Mafia dei Nebrodi. Fino a quando, la notte tra il 17 e il 18 maggio 2016, è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta. E per rendere omaggio al loro lavoro ferma il discorso per ricordare l’agente Tiziano Granata, scomparso lo scorso anno dopo. «Il rumore dei proiettili sull’auto – sentenzia – è una cosa che non dimenticherò mai. E’ un momento che rivivo ogni volta che guardo negli occhi i miei figli». E proprio della sua famiglia parla tantissimo. Di come è sempre stata pronta a sostenerlo in questa sua lunghissima battaglia.

La sua storia adesso è raccontata nel libro “La mafia dei Pascoli” scritto dal giornalista Nuccio Anselmo. La storia della sua vita che ha emozionato il pubblico del teatro Trifiletti. Perché lui non ha parlato di coraggio ma di normalità. Ha parlato di scelte e non di eroi. E non ha dimenticato di ricordare il figlio di Montinari, capo scorta di Giovanni Falcone. Lui che leggendo il libro “La mafia dei pascoli” ha pensato di riparlare al padre ucciso nell’attentato di Capaci. «E’ stata – ha confessato la dirigente scolastica Alma Legrottaglie – un’esperienza veramente emozionante. Scuola e Legalità insieme per costruire una coscienza civile». L’incontro dibattito è stato moderato dalla professoressa Donatella Imbesi e un intervento è stato fatto anche dal sindaco di Milazzo Giovanni Formica.