Il presidente del consiglio Gianfranco NastasiIl comitato No Css: «A Milazzo basta con consigli comunali “populisti” sull’ambiente» 17 Giugno 2018 Ambiente4 Commenti Il comitato No Css Inceneritore Valle del Mela contesta la scelta del presidente del consiglio comunale di Milazzo di convocare un consiglio comunale aperto sull’aumento delle malattie congenite. Definisce questi consigli “atti di populismo” e traccia una linea che, secondo il comitato, bisognerebbe seguire:«Il consiglio invii alla competente direzione generale del ministero dell’ambiente un atto deliberativo con il quale si chiede il Riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) della Raffineria di Milazzo anche in considerazione del nuovo studio sanitario. Nel contempo impugni dinanzi al Tribunale Amministrativo il decreto autorizzativo Aia rilasciato dal Ministro dell’ambiente e chieda con forza e determinazione al Ministero della Salute e all’Assessorato regionale Sanità sorveglianza sanitaria ed epidemiologica, al Ministero dell’Ambiente l’avvio delle bonifiche e alla Regione Siciliana l’approvazione e il finanziamento del piano di risanamento ambientale. Questi sono atti concreti nell’interesse dei cittadini». Secondo i comitato è finito il «tempo delle chiacchiere», i cittadini vogliono fatti concreti dalla politica – scrive il Comitato – Il consiglio comunale è l’espressione istituzionale dei cittadini e deve prendere urgentemente una posizione con un’azione concreta e reale. Non ha nessun senso parlare del drammatico studio senza intervenire. Il consiglio comunale aperto inoltre non permette all’organo consiliare di deliberare. È finito il tempo del populismo e della strumentalizzazione. Lo studio è chiaro, comprensibile a tutti e ci indica una chiara emergenza sanitaria nel comprensorio della Valle del Mela. Non ha bisogno di ulteriori approfondimenti o discussioni per intraprendere un percorso a tutela della collettività». Il comitato ambientalista sostiene che quando si doveva intervenire a difesa della salute pubblica – il riferimento è al riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della Raffineria di Milazzo sede per imporre l’abbattimento degli agenti inquinanti – «abbiamo assistito ad un silenzio istituzionale non accettabile». Visite: 5.957Condividi questo articoloFacebookTwitteremailPrintLinkedin