ISTITUTO COMPRENSIVO TERZO. «In tutta la piana di Milazzo erano più di duemila. Guadagnavano 25 lire per ogni chilo raccolto. E un chilo era formato da diecimila fiori di gelsomino». Stiamo parlando della raccolta dei gelsomini un’attività che in passato a Milazzo è stata molto diffusa ma che, ormai da anni, non viene più svolta. L’ultima raccolta è avvenuta negli anni ’90. Molte delle donne milazzesi hanno contribuito all’avanzamento di questa pratica che purtroppo, però, si è persa con l’andare del tempo. La raccolta avveniva nei terreni di molte contrade milazzesi e i fiori selezionati venivano spediti all’estero e utilizzati per la produzione di profumi . A tratteggiare nei dettagli la storia delle gelsominaie sono le signore Enza Bartuccio, 70 anni e Concetta Grasso, 54 anni.

A che ora si svegliava per andare a lavorare?

ENZA. Mi alzavo alle 2 del mattino, poi io e le altre donne del paese ci riunivamo in piazza XXIV Maggio. Il nostro gruppo era formato da circa dieci donne, alle 2:30 passava un furgone bianco che ci portava in un capannone vicino al campo di gelsomini. La raccolta cominciava alle 3 e andava avanti per ore.

Come avveniva la raccolta?

CONCETTA. Quando arrivavamo era ancora notte e grazie all’illuminazione della fiamma della Raffineria riuscivamo a raccogliere le punte bianche del fiore di gelsomino. Queste punte si mettevano prima nella sacca del grembiule e quando questo si riempiva veniva svuotato in un cestino. All’alba, quando c’era più luce, venivano eliminati eventuali rami o foglie finiti dentro il contenitore in modo da lasciare solo i gelsomini. I fiori venivano poi pesati e in base al peso venivano aggiunti i contributi per una futura pensione.

Che clima c’era tra voi donne?

ENZA. Era un lavoro pesante ma anche divertente. Durante la raccolta cantavamo a squarciagola, scherzando tra di noi.

In che modo andavate vestite?

CONCETTA. Alcune indossavano le gonne mentre altre come me i pantaloni, avevamo solo un fazzoletto in testa per ripararci dalla rugiada, un grembiule e gli stivali.

Come venivano utilizzati i gelsomini raccolti?

ENZA. Dopo essere stati raccolti venivano messi tutti insieme, venivano lavati, impacchettati e successivamente spediti all’estero per la produzione di profumi.

Dove venivano raccolti questi gelsomini?

CONCETTA. Venivano raccolti nei campi che si trovavano a Grazia e in tutte le altre contrade della Piana di Milazzo.

In quale periodo avveniva la raccolta?

ENZA. Venivano raccolti durante il periodo estivo/autunnale nei mesi di luglio, agosto e settembre.

Quante ore lavoravate al giorno?

CONCETTA. Lavoravamo quattro ore , dalle 3 alle 7.

Com’era raccogliere i gelsomini?

ENZA. E’ un lavoro che a me piaceva molto.

Fin quando si è svolta questa raccolta?

CONCETTA. Si è svolta fin quando c’erano a disposizione i terreni, cioè fino a 30 anni fa.

Che fine hanno fatto questi terreni?

ENZA. Con il passare degli anni sono stati acquistati dalla Raffineria e successivamente sono state edificate diverse strutture.

Che fine hanno fatto queste persone?

CONCETTA. Molte di loro hanno smesso di lavorare restando disoccupati per tantissimo tempo disoccupate.

Carmen De Gaetano, Rosaria Grasso III B

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