MESSINA. Il tribunale del riesame ha scarcerato Tindaro Marino, 57 anni, una delle quaranta persone finite in manette nell’ambito dell’operazione Gotha 7 che ha decimato il clan dei barcellonesi. Marino, originario di brolo, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, era rinchiuso nella Casa circondariale di Siracusa.

Nelle 800 pagine dell’ordinanza del gip Monica Marino l’imprenditore di Brolo viene tirato in ballo in quanto avrebbe minacciato il custode giudiziario di un maneggio che gli è stato sequestrato il 24 giugno 2011, quando Marino è stato arrestato per la prima volta con l’accusa di concorso esterno all’associazione barcellonese, interposizione fittizia di beni ed estorsione. La struttura è sia sotto sequestro preventivo per un processo in corso al tribunale di Reggio Calabria che oggetto di misura di prevenzione patrimoniale.

Nel pomeriggio il Collegio per il riesame del Tribunale di Messina (presidente Massimiliano Micali, giudici Alessia Smedile e Anita Siuliotti) ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Pinuccio Calabrò, legale di Marino. Le motivazioni si conosceranno nei prossimi giorni.