Domenica scorsa, prima che Papa Francesco partisse per un lungo viaggio in Cile, un diacono milazzese ha avuto l’onore di salire sull’alatare di San Pietro in occasione della celebrazione della messa  della “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”. Nino Catanzaro, docente di religione in pensione, ha così,  sugellato i 25 anni di ordinazione diaconale in diretta tv.

«E’ stata una bellissima ed esaltante esperienza attraverso la quale ho potuto vedere di presenza l’umiltà e l’umanità di Papa Francesco – racconta Catanzaro ad Oggi Milazzo – L’ufficio liturgico che ho svolto è stato quello di Diacono ministrante ed ho quindi preparato all’offertorio la mensa. Alla Consacrazione ho incensato il Pane ed il Vino, ho scambiato il segno di Pace con il Papa, ho ricevuto da lui la Comunione ed alla fine ho purificato i sacri vasi che sono serviti per la celebrazione liturgica. Ringrazio il Signore per questo dono. Chiaramente ero accompagnato da mia moglie che come mia accompagnatrice era seduta a ridosso dell’altare dove abbiamo celebrato».

Catanzaro svela come è arrivato a questo inaspetato regalo. «Lo scorso anno sono stato in visita a San Pietro e mi sono avvicinato a Mons. Guido Marini, maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, impegnato nelle prove per una celebrazione del giorno dopo – spiega – gli ho detto che il 2017 sarebbe stato l’anno del mio 25° di ordinazione Diaconale, così mi ha dato la sua mail, raccomandandomi di scrivergli. Subito dopo Natale mi è arrivata una mail con la quale Mons. Marini mi convocava per domenica 14 gennaio in occasione della “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato” a prestare il mio servizio liturgico, appunto come Diacono al Papa».

Sabato pomeriggio Nino Catanzaro ha atto le prove, con un piccolo imprevisto. «Ero l’unico diacono permanente, gli altri erano giovani diaconi pronti per il sacerdozio -racconta –  Ero quindi il più anziano ed ho trovato un rispetto ed una sollecitudine nei miei riguardi molto bella. Durante le prove sono scivolato ed anche in questo caso, e lo dico con gioia, sono stato soccorso da tutti quei ragazzi di nazionalità diversa, che mi hanno aiutato a rialzarmi».

Il diacono milazzese ha avuto modo di scambiare qualche battuta con Papa Francesco. «Mi sono intrattenuto anche con il Papa – conclude – gli ho donato l’immaginetta ricordo del mio 25° di Diaconato che ha molto gradito e che mi ha fatto aggiungere anche il mio indirizzo promettendomi di scrivermi».