Il capogruppo dei Democratici, Franco Rizzo ha comunicato al presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi la decisione di dimettersi dalla lista espressione del sindaco Formica nelle consultazioni elettorali del 2015 e di collocarsi per il momento da indipendente nel gruppo Misto. Non intende fare più parte di “quell’ammucchiata di gente intenta solo ad assaltare la diligenza del comune”, dice polemicamente citando una dichiarazione dell’onorevole Gianpiero D’Alia alle ultime amministrative, oggi alleato del sindaco Formica con l’entrata in giunta di Pippo Crisafulli. In una nota, infatti, il consigliere spiega le ragioni di quello che ancora non rappresenta un disimpegno dalla maggioranza, ma è comunque un eloquente segnale di malessere che potrebbe sfociare in scelte più clamorose. Di sicuro dalla lettera di Rizzo emerge la frattura con la lista rappresentata in aula anche da Giovanni Di Bella e Stefania Quattrocchi. «Tale decisione è maturata in me, dopo aver preso definitivamente atto della mancanza di quelle adeguate condizioni utili a svolgere in maniera seria e costruttiva il ruolo affidatomi due anni fa», spiega il docente.

«I Democratici”, come saprete, erano stati creati nell’Aprile del 2015 non solo come lista di supporto alla coalizione del Sindaco Formica, ma anche e soprattutto con la certezza e la consapevolezza che quella stessa lista sarebbe sfociata, dopo una prima fase di assestamento, in un percorso politico ben delineato e preciso – continua Rizzo – Avevo cercato di avviare una riflessione politica all’interno del gruppo stesso, ed avevo chiesto ed invitato i miei stessi colleghi ad abbracciare e condividere quel progetto politico per poter tornare ad essere parte attiva di un partito dopo le ben note vicende che lo avevano attraversato. Il nuovo percorso, però, nonostante precise indicazioni, non ha mai avuto inizio non solo a causa dell’inoperosità ed assenza di punti di riferimento a livello provinciale, ma principalmente per l’evidente e sempre più crescente mancanza di comunicazione ed eterogeneità di pensiero all’interno di un gruppo».

Rizzo ammette anche dell’impossibilità di avere risposte dall’amministarzione nell’affrontare i disagi quotidiani dei cittadini in materia di rifiuti, viabilità, turismo. «Non mi sono mai sentito veramente rappresentato all’interno della giunta e da tempo è oramai venuto meno quel briciolo di collaborazione venutosi a creare all’interno della macchina comunale con la vittoria delle elezioni. Il mio aiuto, il nostro aiuto, non è più richiesto da molto, e le funzioni importanti sono demandate a chi non dovrebbe avere voce in capitolo. Auspicavo, come ultima possibilità, un cambio di marcia dopo la dichiarazione del dissesto invece, con mio grande rammarico, l’Amministrazione si è limitata, semplicemente, ad amministrare.

 

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Antonio
Antonio
6 anni fa

Vabbè è meglio se è un’ammucchiata politica, tipo la große koalition in Germania, saluti

Massimo
Massimo
6 anni fa

Fate buffonate tutti quelli che eletti in una lista passano ad altre liste. Il coraggio deve essere quello di abbandiere il mandato. Cosa pensavate che Formica vi dava il potere di fare troppi galletti siete nel pollaio.Alla fine chi paga il conto è il cittadino e la città. Ricanditatevi nelle prossime elezioni, terremo conto.

Siciliano
6 anni fa

Caro Franco Rizzo tu che sei in siciliano doc dovresti conoscere il detto “Tira più un pelo ………… che un carro di buoi”.
Quindi di casa ti meravigli.

Filippo
6 anni fa

“le funzioni importanti sono demandate a chi non dovrebbe avere voce in capitolo”
Caro professore ma riferisce a politici o funzionari?
Perché non fa il nome invece di sottintendere.

Salvo
Salvo
6 anni fa

Rizzo , ora te ne sei accorto? Non lo avevi capito che non ti avrebbe accontentato? Ti ha mal digerito sin dall’inizio,